I prezzi internazionali di Pandolfini

Una rassegna degli esiti delle vendite di antiquariato della casa d'aste toscana

Laura Lombardi |  | Firenze

Erano due le sezioni dell’asta del 9 novembre da Pandolfini: entrambe confermano il livello di mercato internazionale della casa d’aste fiorentina.

La prima, «Importanti maioliche rinascimentali», era un registro rappresentativo delle più rilevanti botteghe ceramiche italiane tra Quattro e Cinquecento: opere toscane, realizzate principalmente nelle fornaci di Cafaggiolo, Firenze e Montelupo, ma anche maioliche di Deruta, Castelli e Faenza.

Ed è infatti faentino il top lot: la coppa in maiolica decorata in policromia, probabilmente nella bottega di Casa Pirota, con la scena «Il figlio di Fabio Massimo di fronte ad Annibale», datata 1515-20, decorazione ispirata a un affresco di Gerolamo Genga conservato a Palazzo Petrucci a Siena che ritroviamo solo in altri tre piatti, al British Museum, nella collezione Damiron e al Louvre. Partita con una stima di 18-25mila euro, la coppa è stata acquistata per
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