I Giambologna e i Giaquinto di Luzzetti

Apre al pubblico il Museo che accoglie 64 opere del celebre collezionista

La «Pietà» del Cigoli della collezione Luzzetti (particolare)
Laura Lombardi |

Grosseto. Nel Polo culturale Le Clarisse appena ristrutturato (insieme alla vicina Chiesa dei Bigi) apre al pubblico il Museo collezione Gianfranco Luzzetti che accoglie 64 opere di notevole rilievo del celebre collezionista, nato e cresciuto a Grosseto ma poi stabilitosi a Firenze dove per anni ha avuto una galleria antiquaria, con maestri dal Trecento all’Ottocento.

Oltre a dipinti, quali ad esempio il «Sacrificio d’Isacco» dello Spadarino, la «Natura morta» di Francesco Nuvolone o l’«Immacolata Concezione» di Corrado Giaquinto, ma anche opere di Curradi o del Montalto, e sculture come l’«Ercole con la clava» di Giambologna o la «Madonna col Bambino» in stucco della bottega di Antonio Rossellino o la «Santa Caterina d’Alessandria e un donatore» di Alceo Dossena (uno dei più noti falsari tra Otto e Novecento), la collezione comprende arredi liturgici, mobili e maioliche antiche.

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