I dioscuri americani del Bauhaus
Barr e Johnson migranti del moderno
Come possono un sodalizio artistico e l’amicizia fra due celebri americani del XX secolo diventare un monito per l’Europa di oggi? Friedrich Meschede, direttore della Kunsthalle a Bielefeld, offre una chiave di lettura piuttosto politica della mostra «Partners in Design. Alfred H. Barr Jr e Philip Johnson. Pionieri del Bauhaus in America» (fino al 23 luglio), curata da David Hanks e progettata da Giulia Foscari.
La rassegna arriva in Germania dopo le tappe di Montreal e Boston: paragonando la fuga dal nazifascismo verso l’America di molti artisti europei all’odierna fuga di cittadini del Sud del mondo nel Vecchio Continente, essa invita a riflettere sull’importanza cruciale assunta dal fenomeno delle migrazioni nella storia dell’uomo. Così ad esempio il viaggio in Europa di due giovani americani affamati di modernità ebbe delle conseguenze sostanziali nel panorama artistico internazionale
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