Gosmaro, Rahm e Sachs alla Fondazione Memmo
Tre accezioni distinte di un nuovo realismo esistenziale

Roma. Il ciclo delle mostre di «Conversation piece» presso la Fondazione Memmo, ideate dal curatore Marcello Smarrelli come «conversazione» ideale tra artisti e tra le rispettive opere, giunge al sesto appuntamento con l’esposizione «La realtà è ciò che non scompare quando smetti di crederci. Corinna Gosmaro, Philippe Rahm, Rolf Sachs», aperta dal 15 gennaio al 22 marzo. Il titolo è una citazione tratta dal saggio di Philip K. Dick del 1978-85, Come costruire un universo che non cada a pezzi dopo due giorni, in cui lo scrittore ascrive agli oggetti e alla realtà materiale delle cose una possibilità di salvezza dal caos del mondo.
Le più alte astrazioni, secondo Dick, affondano radici nella concretezza degli oggetti. I tre artisti riuniti in questa occasione offrono quindi tre accezioni distinte di un nuovo realismo esistenziale. Corinna Gosmaro (nata presso Cuneo nel 1987) dipinge a spray su
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