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Gli scatti ritrovati

Per i 70 anni dell’agenzia Magnum, Le Bal propone fino al 27 agosto «Magnum Analog Recovery». A curarla è Diane Dufour, direttrice dello spazio espositivo dedicato all’immagine contemporanea, che lei stessa ha creato nel 2010 insieme a Raymond Depardon, ma anche per sette anni direttrice dell’ufficio parigino della grande agenzia fotografica. La mostra nasce grazie a un fondo di oltre 80mila foto d’epoca, il Magnum Analog Recovery di recente reso accessibile.


Si tratta di scatoloni zeppi di scatti che, dal 1947 alla fine degli anni Settanta, venivano distribuiti dalla sede parigina agli agenti europei, in Germania, Italia, Spagna, Svizzera, per la diffusione alla stampa. È stato compiuto un gigantesco lavoro di ricerca poiché tante foto sono state ritrovate senza firma o avevano perso le didascalie. «Per me è stato come aprire un vecchio album di famiglia», ha detto Diane Dufour.


Sono esposte alcune immagini diventate icone, come gli scatti di Robert Capa dello sbarco alleato in Normandia, il 6 giugno 1944. Si attraversa la storia passando per i suoi momenti forti, con le fotografie della guerra d’Algeria di Kryn Taconis o dei prigionieri palestinesi di Gaza del 1957 di Glinn, ma anche per momenti meno sensazionali che sono comunque testimonianze di un’epoca, come la foto di un giovane tedesco con al collo il cartello «Cercasi qualsiasi tipo di lavoro» che Henri-Cartier Bresson scattò ad Amburgo nel 1952.

Luana De Micco, 11 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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Gli scatti ritrovati | Luana De Micco

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