Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Gli equilibristi

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

La Fondation Beyeler propone l’abbinamento inatteso tra lo scultore statunitense Alexander Calder e gli artisti svizzeri, entrambi originari di Zurigo, Peter Fischli e David Weiss

L’uno, esponente dell’arte cinetica, morto a New York nel 1976, a 78 anni, è l’inventore dei «mobile», delle sagome sottili ingegnosamente sospese a fili metallici che si muovono al minimo spostamento d’aria dando vita a forme eleganti e poetiche. Da parte loro, Fischli (nato nel 1952) e Weiss (scomparso nel 2012 a 66 anni), che hanno cominciato la loro collaborazione nel 1979, hanno realizzato sculture insolite e bizzarre assemblando oggetti banali del quotidiano a volte posti gli uni sugli altri, in equilibrio improbabile.

Secondo Theodora Vischer, curatrice della mostra «Alexander Calder & Fischli/Weiss», aperta dal 29 maggio al 4 settembre, solo apparentemente i lavori di questi artisti non hanno nulla in comune tra loro. Il tema che condividono infatti è l’equilibrio, inteso come stato precario, fragile, temporaneo: «A un primo sguardo le loro formulazioni di questa condizione non potrebbero apparire più diverse, eppure a un’attenta osservazione, spiega la curatrice, si rivelano come le due facce di una stessa medaglia, il risultato di due punti di vista differenti in momenti diversi rivolti al medesimo concetto».

L’allestimento è tale da creare un dialogo tra le opere, alla ricerca costante di consonanze, forza di gravità e assenza di peso, oscillazione e sospensione. La mostra, realizzata in collaborazione con la Calder Foundation di New York, attraversa le fasi principali del percorso dell’artista, dal «Cirque Calder» degli anni Venti, passando per l’astrazione fino ai «mobile». Le opere del duo Fischli & Weiss si innestano in questo percorso scandendolo in modo originale. Ecco allora che il loro «Die Gesetzlosen» (1984), in cui due sedie si mantengono chissà come in equilibrio, è messo in relazione ad «Apple Monster», che Calder realizzò nel 1938 assemblando ramoscelli d’albero, fil di ferro e cucchiai di legno.

Luana De Micco, 13 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Attraverso un dialogo tra la tradizione grafica dell’Asia e la cultura visiva contemporanea viene ricostruita la genealogia storica, estetica e culturale di un’arte popolare che è anche patrimonio internazionale

Il rapporto pubblicato ieri, relativo al periodo 2018-24, evidenzia un uso poco equilibrato delle «abbondanti risorse» di cui dispone il museo più visitato al mondo e raccomanda una riorganizzazione delle priorità di bilancio: meno progetti di richiamo e più investimenti sulla sicurezza. Ma la direttrice Des Cars non ci sta e rivendica le scelte fatte   

Il MAMC+ riunisce un centinaio tra installazioni, partiture di eventi, sculture e materiali d’archivio, dell’artista newyorkese, unica donna tra i membri fondatori del movimento Fluxus

Eccezionalmente esposta la più straordinaria collezione di disegni preparatori, provenienti dalle collezioni del museo parigino e dalle raccolte reali inglesi

Gli equilibristi | Luana De Micco

Gli equilibristi | Luana De Micco