NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 27 NOVEMBRE 2023

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LUNEDÌ 27 NOVEMBRE 2023

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Lesley Lokko, direttrice della Biennale di Architettura 2023, chiusasi il 26 novembre

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Si continua a soccorrere il Marocco dopo il terremoto (e l’Unesco pensa anche al patrimonio culturale)

In seguito al catastrofico terremoto dell’8 settembre in Marocco, i musei e le altre organizzazioni artistiche del Paese hanno avviato iniziative per contribuire alla ripresa, mentre quelli danneggiati hanno iniziato a ricostruire. Il sisma ha colpito le montagne dell’Alto Atlante, uccidendo quasi 3mila persone, ferendone altre migliaia e distruggendo più di 50mila case, secondo i dati pubblicati dalla stampa internazionale. Sono stati danneggiati anche importanti siti del patrimonio culturale, tra cui la moschea di Tinmel sulle montagne, che si dice sia stata quasi distrutta, e l’antico quartiere ebraico di Marrakech. In un discorso tenuto il 21 novembre, Eric Falt, direttore regionale dell’Ufficio Unesco per il Maghreb, ha dichiarato che l’Unesco è pronta a collaborare con il governo marocchino per recuperare «gli elementi materiali e immateriali distrutti lo scorso settembre, ponendo al centro della questione la cultura e l’istruzione». Al momento non sono stati annunciati piani specifici, ma nel suo discorso Falt ha ripercorso il lavoro svolto dall’Unesco in seguito ai terremoti in Iran, Nepal, Turchia e Siria, tra cui la produzione di rapporti dettagliati sulla distruzione e l’organizzazione di programmi di formazione per gli ingegneri locali addetti al restauro. Mehdi Qotbi, direttore della Fondazione Nazionale dei Musei (Nfm) in Marocco, ha dichiarato alla stampa che all’interno della sua rete, tre musei della città di Marrakech (il Museo delle Confluenze Dar El Bacha, il Museo dei Tappeti e della Tessitura Dar Si Saïd e il Museo del Patrimonio Immateriale Jamaâ el-Fna) sono stati colpiti dal sisma. []

02

La fiera londinese Frieze finanzia il Padiglione britannico alla prossima Biennale. È la prima volta che accade

Con una mossa senza precedenti, Frieze ha stretto una partnership con il British Council per sostenere il Padiglione britannico alla 60ma Biennale di Venezia, in programma dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Oltre a finanziare la personale del regista britannico-ghanese John Akomfrah, il sostegno promesso si estenderà alla promozione della mostra online attraverso i social media. È la prima volta che una fiera d’arte sponsorizza un padiglione nazionale alla Biennale. La mossa riflette il crescente interesse del mercato dell’arte a collaborare con organizzazioni culturali non profit, riconoscendo al contempo l’influenza vitale che queste istituzioni hanno nell’ecosistema dell’arte in generale. D’altra parte, queste offerte sono spesso benvenute, considerando la sempre più diffusa prassi dei tagli alla spesa pubblica.

03

Dai Maya una lezione su come purificare l’acqua naturalmente

Gli archeologi hanno ipotizzato che durante il periodo classico Maya (250-900 d.C.), la popolazione utilizzasse le ninfee per pulire gli antichi serbatoi idrici, vasche con acqua stagnante e presenza di alghe che avrebbero reso l’acqua non potabile. Queste antiche conoscenze sulla filtrazione dell’acqua potrebbero offrire soluzioni sostenibili per un mondo in cui la contaminazione e il riscaldamento globale rendono l’acqua potabile sempre più scarsa. Le ninfee compaiono in tutta l’iconografia maya e sono associate alla regalità e al potere. Oggi la pianta è molto comune negli specchi d’acqua della zona. «Le ninfee indicano acqua pulita, ma sono piante molto sensibili che non possono crescere se l’acqua non è già pulita», spiega Lisa Lucero, docente di antropologia presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign. «Qualche anno fa, ho esaminato questo fatto più da vicino e ho capito che dovevano esserci altre piante acquatiche all’opera». Le testimonianze archeologiche di sofisticati sistemi di bacini idrici in tutta la Mesoamerica testimoniano come i Maya usassero queste strutture anche per affrontare le stagioni secche annuali. 

04

La Biennale di Architettura di Lesley Lokko è stata la seconda più visitata di sempre

La Biennale Architettura 2023 ha chiuso i battenti ieri 26 novembre con numeri quasi da record: 285mila le presenze nella rassegna che per la prima volta ha messo al centro l’Africa, la sua diaspora, i temi della decolonizzazione e decarbonizzazione. Ai 285mila biglietti venduti, spiga l’ente culturale, si aggiungono le 14.150 presenze durante la preapertura. Quella del 2023, concepita dalla curatrice Lesley Lokko, diventa così la seconda Biennale Architettura più vista di sempre. La presenza dei giovani e degli studenti è stata pari al 38% dei visitatori totali; i visitatori organizzati in gruppo hanno rappresentato il 23% del pubblico complessivo e circa il 76% è stato costituito da gruppi di studenti e/o universitari. [Ansa]

05

50mila siti archeologici in Francia mappati in un atlante

Circa 50mila siti archeologici in Francia, dal Paleolitico ai giorni nostri, che rappresentano un milione di anni di occupazione umana del Paese e dei suoi Territori d’Oltremare, sono stati mappati per la prima volta in un atlante uscito nelle librerie il 23 novembre. L’Atlas archéologique de la France (edito da Tallandier) è il risultato di un’indagine che raccoglie, per il grande pubblico, tutti gli «archivi del suolo», portati alla luce in particolare dagli scavi dell’Institut national de recherches archéologiques et préventives (Inrap). [Le Figaro]

06

Al Museo Archeologico Nazionale delle Marche riapre dopo 51 anni la sezione dedicata all’archeologia dell’età romana

Nell’ambito dell’intervento di rinnovamento (restauro architettonico e riallestimento) in corso al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, il 6 dicembre riapre la sezione dedicata all’archeologia dell’età romana nel territorio marchigiano, chiusa dal 1972 a seguito dell’evento sismico che ha profondamente modificato il volto e la storia della città di Ancona. Il nuovo percorso espositivo proporrà all’attenzione dei visitatori una selezione di reperti che narrano le vicende della regione, dalla romanizzazione fino alla fine dell’impero romano. Dalle ore 17 del 6 dicembre saranno aperte a tutto il pubblico le porte della nuova sezione romana e per l’occasione il Museo sarà visitabile a ingresso gratuito nelle giornate del 6 (con apertura prolungata fino alle ore 23.30) e del 7 dicembre, con il consueto orario 8.30-19.30.

07

L’ultimo «sleeper» del mercato è una tazza cinese da libagione del periodo Kangxi in corno di rinoceronte

Quando il presentatore televisivo britannico Charles Hanson, star dei programmi di valutazioni di oggetti ed opere d’arte «Antiques Road Trip» e «Bargain Hunt», si è recato in casa di alcuni clienti nella zona residenziale dei Cotswolds, nell’Inghilterra centro-sud-occidentale, inaspettatamente ha scovato una rara coppa da libagione cinese della dinastia Qing in corno di rinoceronte. La coppa risale al periodo Kangxi (1662-1723) e sarebbe stata essenzialmente un oggetto da parata, occasionalmente usata per importanti cerimonie. Il manufatto verrà messo in vendita da Hansons Auctioneers il 30 novembre, nell’ambito dell’asta natalizia della ditta, con un prezzo di stima indicativo compreso tra 3mila e 5mila sterline. Il vaso però potrebbe facilmente superare la stima massima, data l’attuale popolarità dell’antiquariato cinese nel mercato dell’arte.

08

La Torre Garisenda di Bologna ha due tifosi: Cesare Cremonini e Gianni Morandi

Due cantanti bolognesi di nascita o di adozione, Cesare Cremonini e Gianni Morandi, si sono uniti per la Torre Garisenda di Bologna: sono i testimonial della raccolta fondi lanciata dal Municipio del capoluogo emiliano per sostenere un intervento di restauro al celebre monumento. «In questa città la musica non si è mai tirata indietro: appena avremo la possibilità di unire la parte autoriale alla vita sociale della città, forse faremo un concerto insieme, ma questo non lo possiamo decidere ora. Io sono a disposizione», dice Cremonini. «Bologna è la città dell’accoglienza, rilancia Morandi, per cui se la Garisenda ha bisogno di essere curata occorre farlo. Pur essendo bolognese acquisito [Morandi è di Monghidoro, Ndr], mi sento molto pronto a sostenere e ad amare continuamente la mia città». Con il sindaco di Bologna Matteo Lepore i due cantanti hanno partecipato al lancio dell’iniziativa con l’ArtBonus. «Da un euro fino a quello che si ritiene va bene tutto», ha concluso il primo cittadino di Bologna.

09

Il restauro di Palazzo Marino a Milano finanziato da Tod’s

Palazzo Marino, sede del Comune di Milano in piazza della Scala, sarà restaurato, e i lavori saranno finanziati dal marchio Tod’s come «segno di gratitudine verso la città», ha detto Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo. Ad aprile 2023 era stato pubblicato un bando per la ricerca di un partner privato disposto a sostenere il restauro: bando che è stato aggiudicato giovedì con 4 offerte pervenute, tra cui quella di «Us-The Future is now», con l’acquisto dei diritti d’immagine da parte del gruppo Tod’s. Il restauro riguarderà tutte le facciate del palazzo: quelle esterne (su piazza della Scala, piazza San Fedele, via Case Rotte e via Marino), per oltre 5.300 metri quadrati, e quelle interne sul Cortile d’Onore, per oltre 2.200 metri quadrati, con gli elementi del XIV secolo del portico e del loggiato. Sui ponteggi (che resteranno per un massimo di 16 mesi) sarà esposto il brand del gruppo Tod’s. [MilanoToday]

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A fine gennaio si terrà a Ferrara una lezione di conservazione dei beni culturali

Ferrara invita gli altri Comuni a lezione di conservazione dei beni culturali. L’iniziativa è in programma il prossimo 29 gennaio al Salone della Pinacoteca di Palazzo Diamanti, con l’intervento, tra gli altri, del sottosegretario al Ministero della Cultura e presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi. La giornata di studi, intitolata «La conservazione intelligente del patrimonio archivistico degli Enti», ha il patrocinio di Anci, Regione Emilia-Romagna, Ferrara Arte, Unife, Confindustria, Isco, Sipro, è promossa in collaborazione con il Comune di Ferrara e interamente sostenuta dall’azienda ferrarese Makros, leader nella realizzazione di sistemi di archiviazione per la protezione e conservazione da fuoco, acqua e deterioramento dei beni culturali. L’obiettivo è promuovere la salvaguardia del patrimonio archivistico e culturale dal pericolo ambientale, acqua e batteri, fuoco: solo pochi mesi fa l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ha mostrato con devastante potenza l’impatto su libri e documenti. [Ansa]

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Il Premio Pietro Torta per il restauro va ai cittadini veneziani

I vincitori del Premio Pietro Torta per il restauro di Venezia sono i cittadini veneziani. La cerimonia si è tenuta il 25 novembre all’Ateneo Veneto di Venezia, alla presenza delle autorità istituzionali e del pubblico, accolti dalla presidentessa dell’ente Antonella Magaraggia con il presidente dell’Ordine veneziano degli ingegneri Mariano Carraro. il presidente del Collegio degli ingegneri di Venezia Sandro Boato e la presidentessa della Commissione del Premio Maura Manzelle. Durante l’evento sono state esposte davanti al tavolo dei relatori alcune paia di scarpe rosse, per ricordare la Giornata contro la violenza sulle donne. La decisione della Commissione di attribuire il riconoscimento ai cittadini che promuovono e realizzano progetti diffusi di restauro, piuttosto che ad un singolo intervento, è arrivata alla fine di un lungo percorso di riflessione e di confronto.

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Il doc su Umberto Eco può partecipare agli Oscar

Il documentario «Umberto Eco. La biblioteca del mondo», di Davide Ferrario, può concorrere agli Oscar 2024, grazie al successo ottenuto negli Stati Uniti. «A New York, ha detto Ferrario, è stato per otto settimane al Film Forum ed è stato ben recensito dal “New York Times” in giù». Potranno concorrere 80 documentari, che dopo varie votazioni diventeranno 5, fino all’Oscar.

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A Genova un convegno sull’archeologo Pietro Barocelli (1887-1981)

A Genova il primo dicembre, a partire dalle ore 9.30 presso il Salone da ballo di Palazzo Reale, si terrà il convegno «100 anni di Albintimilium. L’eredità di Pietro Barocelli nell’archeologia intemelia, ligure, italiana». La giornata di studi, organizzata dalla Direzione Regionale Musei della Liguria, vuole essere un omaggio all’archeologo, nato nel 1887 e morto nel 1981, in occasione del centenario dall’uscita della sua monografia Albintimilium, primo scritto archeologico con rigore scientifico dedicato alla storia della città romana sulle cui rovine sorse l’odierna Ventimiglia. La pubblicazione, comparsa nel 1923 all’interno del volume XXIX dei Monumenti Antichi editi dalla R. Accademia Nazionale dei Lincei e ancora oggi considerata un caposaldo per lo studio di Albintimilium, è stata redatta in seguito agli scavi eseguiti da Barocelli tra il  1914 ed il 1918, in particolare nell’area della necropoli occidentale. L’incontro sarà occasione per celebrare la modernità della figura di Barocelli, che lo portò a spaziare dall’egittologia allo studio dell’archeologia romana, senza dimenticare il grande contributo che diede nello studio sulle incisioni rupestri del Monte Bego (ora in Francia, nel massiccio del Mercantour, ai confini con l’Italia; allora territorio italiano) iniziate dal collega inglese Clarence Bicknell.

Redazione, 27 novembre 2023 | © Riproduzione riservata