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Federico Florian
Leggi i suoi articoliL’edizione 2020 di Frieze London e Frieze Masters si adegua alla pandemia con un nuovo formato ibrido, che mescola digitale e offline. Le due fiere in Regent’s Park sono state cancellate a favore della versione digitale Frieze Viewing Room, online su frieze.com dal 9 al 16 ottobre. Sono oltre 200 le gallerie che vi partecipano.
Con costi dai 2mila ai 7.600 dollari, gli stand virtuali ospiteranno opere di arte contemporanea, antica e moderna. La direttrice generale Victoria Siddal sottolinea la presenza di sostanziali migliorie per gli utenti sviluppate dopo la prima Frieze Viewing Room, tenutasi a maggio per ovviare alla cancellazione di Frieze New York.
Tra le nuove funzionalità una chat, la condivisione sui canali social e la presenza di realtà aumentata. È accessibile online anche la nuova sezione «Possessions»; curata da Zoé Whitley, direttrice di Chisenhale Gallery, esplora il tema della spiritualità nell’arte contemporanea.
Le sezioni Frieze Sculpture e Frieze Live, invece, saranno fisicamente visitabili in concomitanza con la Frieze Week, il cui ricco programma di mostre ed eventi in svariate sedi cittadine non si lascia intimidire dal risalire dei contagi. Dal 5 al 18 ottobre Frieze Sculpture popolerà Regent’s Park di sculture monumentali realizzate da artisti come Lubaina Himid, Sarah Lucas e Rebecca Warr, selezionate da Claire Lilley, direttrice della programmazione allo Yorkshire Sculpture Park.
Ma la vera novità è Frieze Live, che quest’anno avrà un luogo fisico come sede temporanea: l’Institute of Melodic Healing (Istituto della Guarigione Melodica) in Cork Street, così denominato dal curatore Victor Wang. I visitatori potranno accedervi per interagire con lavori audio e performativi, alcuni fruibili anche online.
Da menzionare infine anche la première del nuovo video di Alberta Whittle (vincitrice del Frieze Artist Award 2020), l’8 ottobre da Forma HQ a sud di Londra.

«Holding the lamb» (2010) di Marina Abramovic
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