Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Fontana con testo a fronte

Flaminio Gualdoni

Leggi i suoi articoli

«Riportare la creazione artistica al suo atto originario, riducendola al primigenio nucleo espressivo», scriveva Piero Torriano nel 1932 a proposito della scultura di Lucio Fontana e in genere della generazione nuova che si voleva nuovamente primitiva, in cerca del punto sorgivo in cui l’opera è veramente autentica e necessaria.
La citazione si legge in uno studio prezioso che Paolo Campiglio, frequentatore assiduo da oltre vent’anni dell’opera di Fontana, dedica al Torso Italico del 1938, opera monumentale e strepitosa della maturità prima dell’artista.

È come l’Augusto di Prima Porta, il Torso, ma prosciugato d’ogni retorica classicista e reso materia che freme e avvampa di colori forti e bruschi, frutto maturo della stagione che molti hanno voluto definire espressionista ma alla quale l’etichetta di primitiva si attaglia con maggior appropriatezza.

A partire dall’epicentro di quest’opera Campiglio muove per tracciare un quadro generale del Fontana anni Trenta, il cui sguardo trascende la questione (per l’artista già oziosa a quelle date) del figurare e dell’astrarre perché punta a una formatività tellurica, oscura e potente, che si dipana, scrive allora Raffaele Carrieri, in «linee che si ramificano limpide e ardenti».

Il libro è prezioso perché la ricostruzione critica è vaccinata contro ogni tentazione di culto del genio e contemporaneamente non si arrocca nei pipponi filologici che troppo spesso esibiscono se stessi in luogo del pensiero dell’opera, dell’interrogazione della sua qualità.

In questi anni Trenta è decisivo per Fontana l’incontro con Tullio Mazzotti, nume della ceramica d’avanguardia nel suo feudo creativo di Albisola. La cittadina ligure è protagonista anche in un altro volume che appare contemporaneamente presso lo stesso editore e che Silvia Bignami e Jacopo Galimberti dedicano agli anni 1959-1964 di Fontana, quelli del suo definitivo successo internazionale e dei rapporti soprattutto parigini con Rodolphe Stadler, Jean Larcade della Galerie Rive Droite e Iris Clert, regina della neoavanguardia e artefice del mito di Yves Klein, il giovane artista che Fontana ha forse più amato. 

Lucio Fontana Torso Italico di Paolo Campiglio

Perché è il tempo, certo, dei «tagli», ma anche e forse soprattutto delle Nature, le sculture che qualcuno definisce allora «materia lievitante per un’inquieta forza endogena» e che vedono la luce proprio ad Albisola.

Le due pubblicazioni sono accomunate da una scelta editoriale encomiabilissima, la ripubblicazione di una gran quantità di testi d’epoca, di quelli che normalmente si citano, ma di cui invero assai pochi, di solito, hanno contezza diretta.

È di gran conforto, ad esempio, rileggere nel libro di Campiglio l’intera monografia che Erich Baumbach e le leggendarie edizioni Campo Grafico dedicarono nel 1938 al Fontana scultore, e in quello di Bignami e Galimberti una messe di articoli del tempo in cui toccar con mano la ricezione controversa che sempre è toccata a Fontana: documenti messi lì non per, come accade talora, fare aneddoto o allungare il brodo, ma perché davvero si capisca ciò ch’è da capire.

Lucio Fontana Torso Italico
di Paolo Campiglio
96 pp., ill. a colori e b/n
Scalpendi Editore, Milano 2014
€ 20,00

Lucio Fontana e l’Artventure parigina di Silvia Bignami e Jacopo GalimbertiLucio Fontana e l’Artventure parigina
di Silvia Bignami e Jacopo Galimberti
160 pp., ill. a colori e b/n
Scalpendi Editore, Milano 2014
€ 25,00

Flaminio Gualdoni, 08 gennaio 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il Criptico d’arte • Il clamoroso furto dei gioielli della corona francese ha messo a nudo i punti deboli del museo parigino e la disarmante incuria del personale

Il Criptico d’arte • Il complesso nuovo è, vien facile e banale la battuta, faraonico: quasi 500mila metri quadrati complessivi

Il Criptico d’arte • Lontana da quella d’autore, è chiamata «vernacolare»: il Castello di Guiglia, nell’Appennino modenese, le dedica un festival

Il Criptico d’arte • La decisione è stata presa perché la copia bronzea «potrebbe essere percepita come sessista e che potrebbe esserci la necessità di agire in base alla legge federale sulle pari opportunità»

Fontana con testo a fronte | Flaminio Gualdoni

Fontana con testo a fronte | Flaminio Gualdoni