Esportazione di beni culturali, cinque Paesi a confronto

Un simposio a Firenze ha fatto il punto sulle diverse legislazioni in Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Olanda e Germania

I partecipanti al Simposio internazionale sulla libera circolazione delle opere d’arte organizzato a Firenze in occasione del G7 della Cultura. Foto Gianluca Moggi
Laura Lombardi |

Firenze.  Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio gremito per il Simposio internazionale sulla Libera circolazione delle opere d’arte, organizzato, in concomitanza col G7 della Cultura, su iniziativa di Fabrizio Moretti, presidente da tre edizioni della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini (che si aprirà nel prossimo settembre), insieme al sindaco Dario Nardella. Un confronto tra le diverse legislazioni in materia di esportazione, illustrate dai relatori di vari Paesi, per trovare strategie possibili in merito a una questione sempre molto calda, quella della libera circolazione delle opere d’arte in Italia. Introducendo i relatori, Moretti ha insistito sulla necessità di sensibilizzare il ministero a riesaminare i criteri rispetto a quelli attuali vigenti, che prevedono nel nostro Paese la possibilità dello Stato di vietare la fuoriuscita di qualsiasi manufatto che abbia
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