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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliÈ stato presentato alla fine di novembre il progetto per il Museo delle Antiche Navi di Pisa agli Arsenali Medicei, struttura che dovrebbe aprire secondo il Comune entro la fine del 2014 (cfr. n. 327, gen. ’13, p. 26).
Finora il finanziamento pubblico, indicato nel progetto di Pisa quale capitale 2019 della cultura (il Mibact ha però bocciato questa candidatura), parla di 2 milioni e 120mila euro a cui si aggiunge la concessione, due anni fa, di un finanziamento ministeriale di 4 milioni. Al Cantiere di San Rossore nello scorso agosto sono ripresi i lavori sulle celebri navi, quasi tutte di epoca romana, rintracciate nel 1998: al momento sono interessati ai lavori otto manufatti, cinque da restaurare e tre ancora da liberare dal sottosuolo. Contemporaneamente l’amministrazione comunale sta anche recuperando i vicini Arsenali Repubblicani, l’area della Cittadella, la Torre Guelfa, i vecchi Macelli e le ex-Stallette per poter dotare il futuro museo di ampi spazi: in tutto l’area del sito archeologico è di oltre 10mila metri quadrati di cui 3.500 di scavo. I lavori di restauro e musealizzazione delle navi sta avvenendo di concerto con la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana e prevede interventi di analisi con microfotopiani, scansioni in 3D, ricostruzioni virtuali dei contesti, creazione di appositi software per l’allestimento multimediale del futuro museo. Infine i contenuti del futuro museo: non tratterà solo la storia delle navi, ma anche l’intera storia della città di Pisa e ci sarà una stretta sinergia con il Centro di restauro del Legno bagnato. Il progetto prevede anche la creazione, entro il 2019, di un istituto di formazione specializzato.
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