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Federico Florian
Leggi i suoi articoliNella vecchia sede della Serpentine è in corso «Edge of Tomorrow», dell’artista newyorkese Lucy Raven, classe 1977. Affascinata dallo spazio ai margini della produzione delle immagini, l’artista-film maker, nei suoi lavori, rivela quello che accade dietro la cinepresa o tra i fotogrammi di un film. In occasione della mostra londinese la Raven ha concepito un’installazione site specific: un ambiente cinematico in cui scorrono le immagini di «Curtain» (2014), un film composto da inquadrature stereoscopiche viste attraverso occhiali 3D. L’installazione, collocata nel cuore della galleria, incorpora altre opere della Raven, oltre a una serie di oggetti a esse relazionati: i fasci di luce di «Casters» (2013) si accompagnano alle proiezioni dei monoscopi del film in 35mm «RP31» (2012).
In concomitanza con la mostra, la galleria si trasforma in un cinema il martedì sera: l’artista ha selezionato un sofisticato programma di proiezioni (in collaborazione con il servizio di online streaming Mubi), tra cui «Vertigo» di Hitchcock, «Anemic Cinema» di Duchamp e «Blow Out» di Brian de Palma.
Nelle stesse date, la Serpentine Sackler Gallery è sede di una mostra dei primi disegni e dipinti dell’archistar Zaha Hadid, recentemente scomparsa (cfr. il servizio in questo numero di «Vernissage»).
Tra le opere esposte. una serie di disegni calligrafici, i taccuini con gli schizzi e dipinti su tela di grandi dimensioni (tutti realizzati tra gli anni Settanta e gli anni Novanta): qui la pittura e il disegno fungono da strumento creativo al servizio del progetto architettonico.
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