Destini incrociati nel Cimitero degli Allori

Grazia Gobbi Sica, dopo vari saggi storici sulle ville e le architetture a Firenze, ha dato alle stampe un libro di notevole importanza, documentaria e critica, realizzato insieme a Maurizio Bossi, studioso del tema del viaggio in Toscana tra Otto e Novecento, dedicato al Cimitero degli Allori, evangelico, collocato in via Senese 184. Qui, dal 1860, quando le comunità straniere non poterono più usufruire del noto sepolcro degli Inglesi in piazzale Donatello, vennero sepolte personalità (anche italiane) importanti, per l’arte, la cultura e la politica.
I nomi sono altisonanti, in ordine sparso vengono in mente la gran coppia Anna Banti-Roberto Longhi, Harold Acton, Arnold Böcklin, John Pope-Hennessy, Thayaht, Frederick Stibbert, Hans Joachim Staude, Violet Trefusis, e negli anni recenti Oriana Fallaci. Ognuno di essi ha lasciato una presenza in uno spazio dedicato alla memoria, che è anche un museo
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