Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Franco Fanelli
Leggi i suoi articoliLo dice Massimo Minini; lo ribadisce Eduardo Secci: si può vivere di fiere, ma anche senza. A non farle si risparmia quasi un milione di euro all’anno, e poi ci sono altri modi per raggiungere i collezionisti (magari nel cuore del mercato, a Milano). Ovviamente le fiere torneranno, ma il messaggio è chiaro: i galleristi vogliono essere trattati per quello che sono, cioè clienti, quindi benissimo, dai prezzi degli stand all’organizzazione.
Nel frattempo, l’arte contemporanea si mette in vetrina. Magari non nelle vetrine delle periferie dove il Covid-19 ha massacrato bar, pizzerie, ristoranti e abbigliamento esattamente come ha fatto in centro.
Il rischio di fare incazzare ulteriormente gli esercenti da quelle parti potrebbe avere conseguenze sgradevoli. Così l’arte contemporanea cala la maschera.
Il suo posto, nel Monopoli della ripartenza, è in via della Spiga, mica nei quartieri dove l’epidemia ha moltiplicato le vie della sfiga.
Veduta dell'allestimento della mostra «The artist is present», di Maurizio Cattelan, tenutasi a Shanghai nel 2018
Altri articoli dell'autore
Mentre il Catalogo generale comincia a riordinare una produzione tanto vasta quanto disordinata, l’artista romano sta attraversando una delle sue molte rinascite
L’influsso dell’occultismo e dell’esoterismo sull’arte dall’800 ad oggi attraverso 80 autori. Gli snodi fondamentali del percorso sono il Surrealismo, con Breton protagonista assoluto, e il ruolo del femminismo. Visita della mostra in compagnia di Massimiliano Gioni
Era lanciatissima negli anni Novanta, poi è stata oscurata dalle star Tracey Emin e Damien Hirst. Da qualche tempo, però, complici la scoperta delle donne surrealiste e il dibattito sull’appartenenza sessuale, la dissacrante artista inglese è tornata di moda
Le opere dell’artista inglese alla Fondation Louis Vuitton di Parigi mettono (quasi) tutti d’accordo: dalle celebri piscine californiane ai paesaggi dello Yorkshire, è salutato come l’ultimo grande maestro, portatore di emozioni positive ed empatia in un mondo in guerra



