Da sempre Pitti

Nelle fotografie dell’Archivio Locchi, una città capitale della moda al massimo del suo «glamour», dal dopoguerra agli anni Settanta: una tradizione iniziata con le fiorenti industrie tessili del Rinascimento

Laura Lombardi |  | Firenze

All’Andito degli Angioini di Palazzo Pitti, la mostra «Fashion in Florence», aperta sino al 5 marzo in occasione della 91ma edizione di Pitti Uomo, riunisce un centinaio di splendide immagini in bianco e nero dell’Archivio Storico Foto Locchi, un patrimonio culturale tutelato dal Mibact che conta oltre 5 milioni di immagini.

La rassegna cala il visitatore nella Firenze dal dopoguerra alla fine degli anni Settanta, quando la città era mondanissimo crocevia internazionale di cultura, musica, arte, cinema, letteratura, ma anche moda. Come ricorda Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, la moda svolge un ruolo fondamentale connesso alla storia identitaria della città, poiché il fulcro dell’industria tessile risale al Rinascimento: d’altronde, a sancire l’importanza del made in Italy, fu fondato nel 1954 il «Centro di Firenze per la moda italiana» di cui è ora presidente Andrea
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