Da Kiev a Verona senza crisi diplomatica

Veronica Rodenigo |  | Verona

Il 21 dicembre sono finalmente rientrate in Italia le 17 opere trafugate dal Museo di Castelvecchio il 19 novembre 2015 e da 8 mesi trattenute in Ucraina, luogo del loro ritrovamento, al museo Khanenko di Kiev (cfr. lo scorso numero, p. 15). L’anomalo temporeggiamento, scandito anche da rogatorie internazionali inviate tra maggio e luglio dal sostituto procuratore scaligero Gennaro Ottaviano alla Procura generale di Kiev (ma rimaste inattese), era stato giustificato come un problema d’incrocio d’agende tra il presidente Petro Poroshenko e Matteo Renzi.

Ora il sindaco Flavio Tosi «ha ripreso i contatti in realtà mai interrotti con l’Ambasciata», ci dicono dal Comune, per definire la data del 21 dicembre, quando una delegazione con Franceschini, lo stesso Tosi e il comandante dei Carabinieri Tpc Fabrizio Parrulli, è volata a Kiev. Sull'ipotesi dell’apertura di un’inchiesta a carico di
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