«Nudo femminile sdraiato», 1907, di Lovis Corinth. © Belvedere, Vienna. Foto Johannes Stoll

Image

«Nudo femminile sdraiato», 1907, di Lovis Corinth. © Belvedere, Vienna. Foto Johannes Stoll

Considerava se stesso un pazzo fuori controllo

Al Belvedere inferiore Lovis Corinth tra gli opposti ruoli di bohémien e di posato marito borghese

«Il titolo:Lovis Corinth. Life-A Celebrationricorda come questo artista abbia considerato se stesso una specie di pazzo fuori controllo e abbia vissuto da bon vivant. È quanto ha trasferito nei suoi dipinti con la sua forte pennellata, la predilezione per i temi epicurei e un uso appassionato del colore». Così il curatore Alexander Klee introduce la mostra che fino al 3 ottobre il Belvedere Inferiore dedica a uno dei più significativi esponenti di quella Secessione tedesca che ebbe i suoi centri irradiatori in Monaco e Berlino.

Un artista che non solo seppe attraversare la grande transizione dall’Impressionismo all’Espressionismo, ma anche ricoprire nel corso della vita gli opposti ruoli di bohémien, come documentano gli erotici nudi in cui ritrasse l’allieva e poi moglie Charlotte Berend, e di posato marito borghese che scelse la famiglia, ma anche se stesso e il proprio invecchiamento, tra i temi portanti della propria opera.

Cinque le sezioni espositive, di carattere tematico: Trasgressioni; Corpo, sensi, nudo; Ritratto; Famiglia; Vanitas, natura morta; Città Paesaggio, Lago Walchen. «È molto difficile individuare le opere principali, commenta Klee. Certo dipinti come “Lago Walchen”, “Casa rurale con bucato steso” o “Lago di Walchen con l’Herzogstand sotto la neve” sono assai celebri e dimostrano, grazie ai segni della cornice trasportabile, come Corinth dipingesse prevalentemente di fronte al soggetto, non in studio. Gli stessi segni sono infatti presenti anche nella serie dedicata alla Macelleria di Schäftlarn an der Isar, in cui rilegge il tema della vanitas».

«Nudo femminile sdraiato», 1907, di Lovis Corinth. © Belvedere, Vienna. Foto Johannes Stoll

Elena Franzoia, 02 agosto 2021 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Il riconoscimento dal World Monuments Fund per il capolavoro del Razionalismo latinoamericano, ispirato dalla Casa sulla Cascata di Wright, per l’Argentina «simbolo di orgoglio nazionale» 

Dipinto negli ultimi mesi della tormentata vita dell’artista, «Il martirio di sant’Orsola» è lo spunto per affrontare il tema della violenza

Gian Guido Grassi e la sua associazione Start Attitude ambiscono a far diventare la città toscana il più vasto museo italiano a cielo aperto dedicato all’arte urbana

«Spaces of Possibility» è il titolo dell’edizione in corso fino al primo settembre. Invitati oltre 50 artisti contemporanei internazionali, tra cui Giuseppe Penone

Considerava se stesso un pazzo fuori controllo | Elena Franzoia

Considerava se stesso un pazzo fuori controllo | Elena Franzoia