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La macchina fotografica degli Alinari sul palco montato nella Cappella Sistina nel 1904

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La macchina fotografica degli Alinari sul palco montato nella Cappella Sistina nel 1904

Come accedere a splendide miniere di immagini

I cataloghi dei fotografi in un volume della Fondazione Zeri

Arabella Cifani

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Nel corso degli ultimi tre decenni gli studi di storia dell’arte hanno subito una rivoluzione epocale grazie all’avvento delle fototeche digitali che hanno permesso per la prima volta a studiosi, esperti e studenti di accedere ad uno sterminato patrimonio di immagini. Il percorso di questa rivoluzione ha radici lontane, parte infatti dalle prime grandi campagne fotografiche artistiche del secondo Ottocento organizzate da inglesi, americani e tedeschi, soprattutto in Italia, che costituiscono oggi un imprescindibile «fermo tempo» di situazioni e luoghi spesso non più esistenti.

A queste si affiancano già in epoca ottocentesca cataloghi e foto di studi fotografici, specializzati nell’ambito della documentazione del patrimonio storico artistico e architettonico. Fioriscono, poi, soprattutto dall’inizio Novecento, cataloghi per vendite d’asta o comunque atti ad accompagnare la discesa sul mercato di opere d’arte: un settore che gli storici ben conoscono e al quale a tutt’oggi devono stare ben attenti; da esso, infatti, sono scaturite e scaturiscono ancora scoperte e recuperi spesso sensazionali.

Poiché Zeri fu un grandissimo raccoglitore di fotografie e di cataloghi e la sua fototeca online è divenuta uno strumento di studio fondamentale a livello mondiale, la Fondazione che ne porta il nome ha promosso nel 2018 due giornate di studio, che hanno affrontato per la prima volta in modo sistematico il tema dei cataloghi a stampa dei fotografi.

I cataloghi di Alinari, Parker, Unterveger, Anderson, Braun, Zeri e di parecchi altri, rivelano le progressive e reciproche influenze tra fotografia, storia dell’arte, conoscenza e tutela del patrimonio: si pensi all’importanza delle fotografie di reperti archeologici spesso finiti illecitamente all’estero. Il volume sui cataloghi a stampa dei fotografi, curato da Pierangelo Cavanna e Francesca Mambelli, è testo di alto interesse scientifico, destinato a divenire un importante strumento di lavoro.

Un patrimonio da ordinare: i cataloghi a stampa dei fotografi, a cura di Pierangelo Cavanna e Francesca Mambelli, 424 pp.,156 ill. b/n, Fondazione Federico Zeri, Bologna 2019, € 30,00

Arabella Cifani, 19 gennaio 2020 | © Riproduzione riservata

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