Che «Hit!» a Verona

Negli spazi di Studio la Città apre la seconda edizione del progetto trasversale che, nato a Palermo la scorsa primavera da un’idea di Eva Oliveri e Giovanni Rizzuto, vuole superare il tradizionale concetto di fiera

Interno di Studio La Città
Camilla Bertoni |  | Verona

Condivisa (tra le gallerie a turno ospitanti), nomade ed esotica (viaggia da una regione all’altra, con partecipazioni da tutta Italia e dall’estero), sostenibile (partecipazione e accesso gratuiti), piccolissima. Nata a Palermo la scorsa primavera da un’idea di Eva Oliveri e Giovanni Rizzuto dell’omonima galleria, approda a Verona per la sua seconda edizione «Hit!», super-micro art fair.

Dal 10 al 13 novembre si terrà negli spazi dello Studio la Città (lungadige Galtarossa 21) che ospiterà le gallerie aderenti, invitate sulla base del reciproco rapporto di stima e libere nelle scelte espositive: Boccanera Gallery di Trento e Milano, Corraini Galleria e Edizioni di Mantova, Piero Atchugarry Gallery di Miami, Rizzuto Gallery di Palermo, Sarahcrown di New York, Workplace di Londra (naturalmente sono presenti anche le opere di Studio la Città).

L’intento di questo progetto trasversale è il superamento del concetto tradizionale di fiera: il mercato si propone più snello e divertente, assicurano gli organizzatori, senza i carichi dei costi sostenuti per una normale fiera, auspicando un effetto domino costruito sulla reciprocità che punta alla sempre maggiore diffusione tra le gallerie del territorio italiano, senza vincoli di date o cadenze prefissate. L’obiettivo è anche quello di avvicinare all’arte contemporanea un pubblico più ampio (trovando possibili nuovi collezionisti) con un’offerta culturale che arricchisce quella della città di volta in volta sede della piccola manifestazione.

«Un’idea nuova, spiega Hélène de Franchis, titolare di Studio la Città, che se dovesse svilupparsi a macchia d’olio potrebbe essere un modo piacevole di uscire dal proprio territorio. Non abbiamo ancora pensato a delle "regole", il come e il quando, quanto spesso, ma lo faremo dopo o durante questa seconda edizione. La prima è stata un successo, anche se pensavamo che giugno non fosse un mese favorevole. L’unica regola fin qui condivisa è la reciprocità: se una delle gallerie invitate decide di ospitare HIT! nella propria galleria, inviterà la galleria dalla quale è stata invitata inizialmente e sceglierà le altre gallerie tra quelle che conosce e delle quali si fida. Man mano avremo anche le idee più chiare su come organizzeremo il futuro».

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