Che cosa resta di Bonisoli
Ciò che il ministro uscente ha fatto, e ciò che non è riuscito a fare

Dopo 15 mesi alla guida del Mibac, dell’azione di Alberto Bonisoli resta soprattutto quella che solo di recente lo stesso ministro ha accettato di chiamare «riforma». Il nuovo Mibac è nato dopo un lavorio di molti mesi in un segreto quasi assoluto per poi esplodere con fragore mediatico e con altrettanto immediate e aspre critiche il 19 giugno, quando la riforma è diventata finalmente nota con un Decreto della Presidenza del Consiglio.
Sul contenuto della riforma, il Consiglio Superiore dei Beni culturali non era stato consultato e il ministro lo ha riunito per illustrare il provvedimento soltanto il 3 luglio. L’iter della riforma si è poi concluso il 7 agosto con la pubblicazione del testo in «Gazzetta Ufficiale». Proteste e polemiche sono salite ancora di tono dopo il 14 agosto quando il ministro ha firmato il Decreto Musei, primo ma fondamentale passo per l’attuazione della riforma, entrata
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