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Emil Nolde, «Dalie (gialle e viola) in un vaso». Sammlung Helmut und Loki Schmidt. © Nolde Stiftung Seebüll. Foto di Andreas Weiss

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Emil Nolde, «Dalie (gialle e viola) in un vaso». Sammlung Helmut und Loki Schmidt. © Nolde Stiftung Seebüll. Foto di Andreas Weiss

Che cosa collezionava il cancelliere Schmidt

Alla Ernst Barlach Haus di Amburgo una raccolta esposta per la prima volta al pubblico

Francesca Petretto

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Helmut Schmidt è stato cancelliere dell’allora Repubblica Federale Tedesca dal 1974 al 1982, successore di Willy Brandt e a lungo attivo in politica nelle fila del partito di sinistra Spd. Insieme alla sua compagna di vita Loki diede vita a un sodalizio non solo sentimentale: i due condividevano la passione per l’arte, la musica e la filosofia, Schmidt stesso amava dipingere, e i salotti delle loro due abitazioni amburghesi erano come piccole gallerie d’arte.

La loro attività di collezionisti viene raccontata dalla mostra «L’arte del cancelliere: la collezione Helmut e Loki Schmidt» che la Ernst Barlach Haus ospita dal 4 ottobre al 31 gennaio: è la prima volta che la raccolta privata della coppia viene mostrata al pubblico.

Vengono presentati circa 150 fra dipinti, sculture e oggetti di artigianato, in particolar modo opere di Barlach, di Emil Nolde e di artisti della Colonia di Worpswede e di molti altri nomi del contemporaneo fra cui Chagall, Cocteau, Dalí, Otto Dix, Goya, Hermann Hesse, Kokoschka, Käthe Kollwitz, Alfred Kubin, August Macke, Miró, Otto Modersohn, Paula Modersohn-Becker, Henry Moore, Edvard Munch, Fritz Overbeck, Max Pechstein e Picasso.

Emil Nolde, «Dalie (gialle e viola) in un vaso». Sammlung Helmut und Loki Schmidt. © Nolde Stiftung Seebüll. Foto di Andreas Weiss

Francesca Petretto, 03 ottobre 2020 | © Riproduzione riservata

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