Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliI maestosi Bronzi dorati di Cartoceto custoditi nel Museo della Città di Pergola, hanno bisogno di un «intervento conservativo». Grazie «alle più moderne e innovative tecnologie di restauro» si può ipotizzare che «alcuni dei frammenti più grandi conservati nei depositi del Museo Nazionale Archeologico di Ancona (per esempio un braccio maschile, la gualdrappa di un cavallo, frammenti di panneggio della veste femminile)» possano essere riassemblati al gruppo di età romana rinvenuto nel 1946 nella campagna di Cartoceto.
Le frasi virgolettate vengono dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma che, nel sito web, comunica di aver tenuto «un cantiere didattico della Scuola di Alta Formazione» per accertare la salute delle due donne, dei due cavalieri e dei due cavalli a Pergola e per controllare i 374 frammenti ad Ancona.
La «necessità» di un intervento scaturisce «anche grazie a ispezioni visive al microscopio, mappature, test di pulitura e prelievi (microdistruttivi)». Così l’Iscr ha avviato una «campagna di documentazione», per il momento sulla statua detta di Agrippina, e programmato «una fondamentale revisione della sala espositiva» affinché risponda a più aggiornati, «corretti e idonei parametri microclimatici».
Un momento del cantiere didattico della Scuola di Alta Formazione
Altri articoli dell'autore
Sei anni fa il critico d’arte insultò l’allora presidente di Italia Nostra, contraria al prestito al Louvre del foglio di Leonardo. Dopo sei anni la vicenda si chiude con scuse via social e «una stretta di mano a distanza»
Da un incontro di studi moderato da Andrea De Marchi è emerso che la riproduzione 1:1 dell’«Adorazione dei Magi» degli Uffizi, ora restaurata ed esposta nella Pinacoteca Molajoli, era stata commissionata nel 1927 a Umberto Giunti, allievo di un celebre falsario, non per essere venduta come originale, bensì per abbellire un palazzo
Il vincitore dell’ottavo premio Ivo Pannaggi/Nuova generazione ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi
La curatrice del Metropolitan Museum of Art anticipa che nella mostra newyorkese del prossimo anno il dipinto conservato a Città di Castello verrà presentato come il primo interamente autografo dell’artista. A corroborare l’ipotesi, già avanzata in passato, i dati che stanno emergendo dal restauro in corso all’Icr



