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Biennale araba per Tunisia e Algeria

La Biennale des Photographes du Monde Arabe Contemporain torna a Parigi dal 13 settembre al 12 novembre. La rassegna, nata nel 2015 su iniziativa dell’Institut du Monde Arabe (Ima) e della Maison Européenne de la Photographie (Mep), si concentra per questa seconda edizione sulla Tunisia e l’Algeria.

È una «passeggiata» in otto luoghi della capitale a cui partecipano anche la Cité Internationale des Arts, il Comune del IV arrondissement e le gallerie Thierry Marlat, Binôme, Clémentine de la Féronnière e Photo12. Il curatore è Gabriel Bauret, affiancato da Olfa Feki, per l’Ima, e Cristianne Rodrigues, per la Mep.

Un omaggio speciale sarà tributato a Leila Alaoui, autrice della serie «Les Marocains», esposta alla prima edizione della Biennale, nel 2015, lo stesso anno in cui la giovane artista avrebbe perso la vita in un attentato in Burkina Faso. La collettiva dell’Ima espone gli scatti di un ventina di fotografi. Sono allestite le foto di denuncia di Jaber Al Azmeh, le nature morte e i ritratti di moda di Laila Hida, i paesaggi tunisini di Douraid Souissi o ancora i cinema abbandonati di Stephan Zaubitzer.

La Mep espone i lavori di tre fotografi che rinviano a un’idea nostalgica di «casa»: le serie «The Hole» e «Acrobatics» di Hicham Benohoud, realizzate nella città natale di Marrakech, la serie «Sur les traces» di Farida Hamak, con le sue immagini poetiche di Bou Saada, a sud di Algeri, e gli scatti della russo-svedese Xenia Nikolskaya, che fotografa i luoghi architettonici abbandonati dell’Egitto, simboli di antica opulenza.

Alla Mep, dal 6 settembre al 29 ottobre, si tengono anche la prima retrospettiva dedicata a Anne e Patrick Poirier, la monografica sull’artista cinese, detto «l’uomo invisibile», Liu Bolin, e «Affinités», che mette a confronto i lavori dei fotoreporter, padre e figlio, Richard e Pablo Bartholomew (fino al 15 ottobre).

Luana De Micco, 07 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

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Biennale araba per Tunisia e Algeria | Luana De Micco

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