Inaugura il 15 giugno con la mostra «Appia. Self portrait», curata dalla stessa direttrice del Parco dell’Appia antica Rita Paris, la conclusione del restauro del casale di Santa Maria Nova, acquisito nel 2006 col relativo fondo di 3 ettari, recuperato e ricucito all’adiacente Villa dei Quintili, infine aperto al pubblico per la prima volta nel 2014, dando finalmente accesso all’intero complesso anche dal V miglio della regina viarum, non più solo dalla via Appia nuova.

Il grande e storico casale, che si innesta su un castellum acquae a due piani di età imperiale, ha una torre di impianto tardoromano sopraelevata poi del XII-XIII secolo e una stalla di secondo Ottocento trasformata prima in abitazione e oggi destinata all’accoglienza dei visitatori.

Il casale è fruibile per intero, con sale espositive e il giardino attorno che ospitano la mostra dedicata alla storia degli edifici e della tenuta, una delle più vaste e tipiche della campagna romana, la sua trasformazione nei secoli e la fascinazione per l’Appia nelle arti visive.

In mostra fotografie storiche conservate negli Archivi Alinari e dell’Istituto Luce, in dialogo con scatti di famosi fotografi, da Elliott Erwitt, Milton Gendel, Pasquale de Antonis, Federico Patellani a quelli più recenti di Ferdinando Scianna ed Elina Brotherus.