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Arte totale al Festival

Arte totale al Festival

Per la sessantesima edizione del Festival dei Due Mondi il Palazzo del Comune ospita, dal primo luglio al 30 settembre tramite la Fondazione Marignoli di Montecorona, «Disegni per il teatro. 1951-1955» di Domenico Gnoli, ovvero 70 scenografie, costumi e bozzetti giovanili dall’archivio romano dell’artista morto a soli 37 anni nel 1970.


Accanto a uno spettacolo su Vincent van Gogh del drammaturgo Stefano Massini (1-3 luglio) il cartellone festivaliero ha, dal primo luglio, Palazzo Collicola Arti Visive come centro più attivo. Qui un’antologica del pittore Giuseppe Biasio vuole essere «una riscoperta nel solco della tradizione informale del museo», spiegano gli organizzatori.


Ed espone i suoi dipinti anche Tommaso Pincio, il romanziere talvolta sbrigativamente etichettato tra le numerose schiere dei «postmoderni» che sognava una carriera da pittore. «Trovo una perfetta armonia tra il modello narrativo di Pincio e i ritratti di scrittori, realizzati con una tecnica sopraffina e minuziosa, un viaggio della memoria tra passato e futuro, tra realtà e sua interpretazione», dice il direttore artistico Gianluca Marziani. Che, oltre a una donazione di sei sculture dell’americana Beverly Pepper datate 1963, propone Giuseppe Ripa: «Le sue fotografie dall’Adriatico settentrionale alla Puglia, spiega Marziani, hanno un messaggio politico: il mare e la spiaggia rimandano ai migranti, al significato di casa come comunità aperta e al senso dello stare insieme».


Saranno inoltre esposte opere di Veronica Montanino e Camilla Ancillotto che prevedono l’interazione dei visitatori, mentre il 9 giugno, sempre a Palazzo Collicola, si inaugura  la Casa dell’Architettura del collettivo Of Arch, un nuovo spazio per mostre e incontri (www.palazzocollicola.eu). Firma il disegno del manifesto la superstar Anish Kapoor (www.festivaldispoleto.com).
 

Stefano Miliani, 06 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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Arte totale al Festival | Stefano Miliani

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