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Giorgio Bonsanti
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Per un errore nella trascrizione degli appunti che avevo preso al recente Convegno di Torino sulla conservazione dell’arte contemporanea (cfr. lo scorso numero, p. 20) ho attribuito la riproposizione del restauro effettuato a suo tempo al «Concetto Spaziale» in ferro di Lucio Fontana della Galleria d’Arte moderna di Torino (un lavoro di Sergio Angelucci che lo illustrò al Salone del Restauro di Ferrara del 1991) a Grazia De Cesare anziché ad Antonio Rava. Me ne scuso vivamente con Grazia, restauratrice presso l’Iscr specializzata in arte contemporanea e riconosciuta a livello internazionale. In ogni caso la mia intenzione non è di criticare dei restauri, che comunque sono condotti con senso di responsabilità e grandi capacità tecniche, ma di aprire una discussione a carattere teorico-metodologico.
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