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Uno spettacolo promosso dal Metropolitan Museum nell’ambito dell’iniziativa «Date Night» © Metropolitan Museum/Paula Lobo

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Uno spettacolo promosso dal Metropolitan Museum nell’ambito dell’iniziativa «Date Night» © Metropolitan Museum/Paula Lobo

Appeal della Big Apple: venite, offriamo cultura

Crollo del 67% dei visitatori dal 2019 e meno 75% di ricavi. Per attrarre turisti internazionali e locali, New York punta su musei e teatri: dalle serate al Met agli ingressi gratuiti al Lincoln Center

Maurita Cardone

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Quando il mondo iniziò a fare i conti con la pandemia, a New York i primi a chiudere furono i grandi musei e i teatri di Broadway. Nei due anni successivi, anche la città che non dorme mai ha dovuto imparare a convivere con il Covid-19 e, un po’ alla volta, le istituzioni culturali hanno ricominciato ad accogliere il pubblico, ultimi i teatri di Broadway che hanno riaperto lo scorso settembre.

Ma le presenze sono ancora basse e molti hanno ricominciato con orari o spettacoli ridotti. C’è ancora paura e, soprattutto, sulla scena manca un attore fondamentale: il turista. Secondo dati dello Stato di New York, il 2020 ha segnato una diminuzione del 67% rispetto al record di 66,6 milioni di visitatori che la città aveva accolto nel 2019, con conseguenti perdite del 75% delle entrate dal turismo e 89mila posti di lavoro sfumati. Il 2021 ha fatto registrare aumenti al di sotto delle speranze, ma si prevede che la città torni a numeri prepandemici nel 2023 e che nel 2024 superi il record del 2019.

Perché queste previsioni possano realizzarsi un ruolo di primo piano lo gioca l’offerta culturale, parte importante dell’attrattiva turistica di New York. Già dal 2021 le amministrazioni hanno puntato sulla cultura per far ripartire l’economia e il turismo, con diverse iniziative e fondi della Città e dello Stato per sostenere il settore delle arti. Il neoeletto sindaco della Grande Mela Eric Leroy Adams e la governatrice Kathy Hochul (che ha sostituito il dimissionario Andrew Cuomo) hanno confermato questa direzione. Lo scorso autunno l’Agenzia per il turismo della città ha sperimentato un pass che garantiva sconti in decine di musei e teatri. Il programma è stato un successo e pare che verrà ripetuto.

Intanto anche le istituzioni culturali stesse provano ad attirare visitatori e allargare il proprio pubblico. Tra i musei, il Metropolitan ha lanciato «Date Night»: ogni venerdì e sabato, il museo resta aperto fino alle 20 e offre una serie di eventi, dibattiti, performance e concerti gratuiti, oltre che promozioni nel bar dell’American Wing. A febbraio, la Broadway Week, una settimana in cui si possono acquistare due biglietti al prezzo di uno, quest’anno è durata oltre un mese, per incoraggiare il pubblico a tornare a godere della magia del palcoscenico e le grandi produzioni di musical a ritornare alle programmazioni prepandemia.

Nell’ambito della musica, il Lincoln Center, oltre a offrire performance e dibattiti gratuiti, sta sperimentando la formula dell’ingresso a offerta libera, con una programmazione primaverile che include concerti in cui è lo spettatore a decidere quanto pagare, a partire da un minimo di 5 dollari. «Abbiamo lanciato questo programma pilota per rendere le arti dello spettacolo più accessibili ai newyorchesi, ci ha detto Leah Johnson, Chief Communications & Marketing Officer. Finora, oltre il 60% di chi ha comprato biglietti è nuovo al Lincoln Center e siamo entusiasti della risposta, non solo perché accogliamo un nuovo pubblico, ma perché contribuiamo a rivitalizzare la comunità artistica di New York facendola diventare più inclusiva e accessibile».

Uno spettacolo promosso dal Metropolitan Museum nell’ambito dell’iniziativa «Date Night» © Metropolitan Museum/Paula Lobo

Maurita Cardone, 22 aprile 2022 | © Riproduzione riservata

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