Appalti pubblici, il Cdm approva il nuovo Codice
Per la prima volta norme specifiche per i Beni culturali

Roma. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 3 marzo il nuovo Codice degli Appalti pubblici secondo la direttiva europea del 2014. Il codice, assai più snello del precedente, è composto di 220 articoli e contiene molte novità. Per la prima volta nel Codice vengono dedicate norme specifiche, l’intero Capo III (con gli articoli dal 145 al 151), agli «Appalti nel settore dei beni culturali».
L’art 25 del nuovo Codice prevede poi radicali modifiche alla legge precedente ed è dedicato alla «verifica preventiva dell’interesse archeologico» in applicazione dell’art. 28 del Codice dei Beni Culturali.
Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri non è ancora definitivo. Sono previsti infatti alcuni passaggi necessari. Nell’ordine: l’approvazione del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e delle due Commissioni parlamentari competenti in materia. L’intero iter deve essere completato
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