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Laura Lombardi
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La Chiesa di San Lorenzo in Ponte, che il Comune ha acquisito a titolo gratuito dal Demanio dello Stato di cui faceva parte dal 1929, è finalmente accessibile al pubblico: è stata inserita nel circuito dei Musei Civici al termine del restauro svolto dal Comune con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Siena, Grosseto e Arezzo.
Risalente al XIII secolo, la chiesa è in stile romanico a navata unica con tetto a capriate di legno e presbiterio rialzato con volta a crociera. Fin dall’inizio del XIV secolo era dotata sul fianco sinistro di un piccolo portico per riparare dalle intemperie l’affresco della Madonna col Bambino riferibile secondo alcuni studiosi all’attività giovanile di Simone Martini, oggi quasi perduto ad eccezione del volto della Vergine.
All’inizio del Quattrocento tale portico fu ampliato a formare un oratorio e nel 1413 il fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni, formatosi nell’ambito dell’Orcagna, rivestì l’interno della chiesa di un ciclo di affreschi in cui sono narrate la vita e la glorificazione del santo titolare della chiesa, Lorenzo, cui è concesso salvare le anime del Purgatorio (raffigurato insieme a Inferno e Paradiso). Nei secoli purtroppo il degrado della chiesa, alienata a privati e destinata a vari usi, ha condotto a un forte deterioramento degli affreschi (non interrotto neppure dall’acquisto da parte del Demanio), che solo il restauro odierno ha in parte frenato recuperando le pitture laddove le lacune non erano troppo consistenti.
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