Alla Photographers’ Gallery il gioco delle immagini

A Londra una mostra per ripensare il nostro rapporto con la fotografia attraverso una riflessione che parte proprio dalle sue regole di base. Perché il gioco è un vero e proprio atto politico

 «Selfie #10» (2014) di Aneta Grzeszykowska © Aneta Grzeszykowska / Sammlung Fotomuseum Winterthur. «How to Win at Photography: Image-Making at Play» is on show at The Photographers’ Gallery London until 25th September 2022
Bianca Cavuti |  | Londra

Sulla spinta dei cambiamenti tecnologici che già da molti anni a questa parte hanno investito il linguaggio fotografico, sono sempre di più le mostre che si interrogano sulla natura dell’immagine contemporanea.

Una di queste è «How to Win at Photography/Image-Making as Play», aperta fino al prossimo 25 settembre alla Photographers’ Gallery. L’esposizione, curata da Marco De Mutiis e Matteo Bittanti, è nata per il Fotomuseum di Winterthur ed è stata poi adattata per il nuovo allestimento londinese, in collaborazione con Anna Dannemann.

Un’iniziativa che si pone in linea con l’attenzione che hanno le due istituzioni museali verso i mutamenti del panorama visivo attuale. «How to Win at Photography» esplora, attraverso cinque capitoli tematici, il rapporto tra fotografia, produzione di immagini e gioco, focalizzandosi sull’ambito dei computer games.
«Julia’s Twitter 2» (2016) di John Yuyi © John Yuyi. «How to Win at Photography: Image-Making at Play» is on show at The Photographers’ Gallery London until 25th September 2022
Spiega Marco De Mutiis: «Da una parte, i computer games sono stati influenzati molto dalla fotografia con quest’idea di fotorealismo e di grafiche che diventano sempre più realistiche basandosi sulla tradizione della fotografia, e dall’altro lato la fotografia stessa è diventata un gioco. Sulle piattaforme dei social media possiamo quindi vedere che misure come i like e i followers sono diventate quasi un sistema a punti all’interno di un gioco».

La mostra presenta le opere di più di 30 artisti internazionali, tra cui Cory Arcangel, Constant Dullaart, Ai Weiwei, Yuyi John, Sherrie Levine, Ed Ruscha, Harun Farocki, Claude Chaun e Cindy Sherman, solo per citarne alcuni, accanto ad immagini di videogiochi, tratte da Twitter, Instagram, o dalle fonti più diverse. Un affascinante percorso che copre circa 100 anni di storia, creando dialoghi inediti e aprendo nuovi scenari di riflessione, interessanti e coinvolgenti.

Qual è il reale funzionamento del sistema delle immagini oggi, e quale il nostro ruolo all’interno di esso? Che rapporto abbiamo con gli apparati che ci circondano? Quali sono le regole dell’economia dell’attenzione, e quali le conseguenze, gli effetti a lungo termine sul nostro rapporto con la realtà?

Un modo per ripensare il nostro rapporto con la fotografia attraverso una riflessione che parte proprio dalle sue regole di base. «C’è forse generalmente questa idea che il gioco sia solo un semplice divertimento, e un libero perder tempo, afferma ancora Marco De Mutiis, in realtà il gioco può davvero trasformarsi in un vero e proprio atto politico.»
«Detail view from Rocks» (2011) Tabor Robak © Tabor Robak. «How to Win at Photography: Image-Making at Play» is on show at The Photographers’ Gallery London until 25th September 2022






© Riproduzione riservata
Calendario Mostre
Altri articoli di Bianca Cavuti