Cao Fei, «Interior of Hongxia Cinema», 2018. Cortesia di Cao Fei e Vitamin Creative Space

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Cao Fei, «Interior of Hongxia Cinema», 2018. Cortesia di Cao Fei e Vitamin Creative Space

Al Pompidou il progetto «Hongxia» di Cao Fei

In mostra un’ampia selezione di lavori recenti e documenti di archivio

Il Musée d’Art Moderne del Centre Pompidou ospita l’artista cinese Cao Fei con la prima tappa di «Hongxia», il progetto che prende nome dal quartiere di Pechino dove l’artista ha aperto il suo laboratorio nei locali abbandonati di un ex cinema. La mostra monografica «Cao Fei. Hx» («Hx» è l’abbreviazione di Hongxia), visitabile dal 6 giugno al 26 agosto, presenta un’ampia selezione di lavori recenti (video e installazioni prodotte con materiali di recupero) e documenti di archivio.

È la mostra più importante realizzata in Francia sulla giovane artista di Canton. Nata nel 1978, ha un approccio multidisciplinare, che mescola cultura popolare e nuove tecnologie, con un rimando continuo tra realtà e finzione. Sensibile alla cultura pop, Cao Fei s’ispira a manga e videogiochi, ma anche alla tradizione.

Le sue installazioni multimediali parlano a una giovane generazione di cinesi, quella che ha scoperto internet e vive nel boom economico. «COSPlayers» (2004), per esempio, presentato al MoMA PS1 di New York, è un video di otto minuti. Una sorta di pièce per il teatro dove gli «attori» sono vestiti da super eroi dei manga giapponesi. «RMB City» (2007), realizzato per la Biennale di Istanbul, è ispirato a Second Life e ricrea una città virtuale chiamata China Tracy.

In Italia i suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, alla Biennale di Venezia nel 2007 e nel 2014 e al MaXXI di Roma nella mostra «Utopia for sale?». La monografica di Parigi arriva nel momento in cui il Centre Pompidou (che ha già una «filiale» a Metz), si appresta a inaugurare un nuovo centro «provvisorio» a Shanghai, il West Bund Art Museum. L’apertura è prevista il prossimo novembre (per una prima collaborazione fino al 2024), sul modello del Pompidou Malaga aperto nel 2015.

Il progetto «Hongxia», allestito per la prima volta a Parigi e ancora in divenire, è il più ambizioso realizzato dall’artista, che ha iniziato quattro anni fa un importante lavoro sul territorio. Il quartiere popolare di Hongxia è segnato dal suo passato industriale e dall’architettura in stile «sovietico» degli anni ’50, ma da quando le fabbriche hanno iniziato a chiudere è in piena mutazione. Oggi è il vivaio artistico della città. Cao Fei immagina come potrà diventare Hongxia nel mondo sempre più «disumanizzato» del futuro. In mostra al Centre Pompidou è anche l’unica opera di Cao Fei in collezione, il video «Haze and Grog», del 2013.

Cao Fei, «Interior of Hongxia Cinema», 2018. Cortesia di Cao Fei e Vitamin Creative Space

Luana De Micco, 06 giugno 2019 | © Riproduzione riservata

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Al Pompidou il progetto «Hongxia» di Cao Fei | Luana De Micco

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