Al Met tornano le arti decorative britanniche

Riaperta l'ala del museo newyorkese con 10 sale tematiche

Un tavolo disegnato da Robert Adam, 1765 ca.
Elena Franzoia |

New York. Tra gli eventi più significativi delle celebrazioni per il 150mo anniversario della nascita del Metropolitan vi è la riapertura il 2 marzo dell’ala dedicata alle arti decorative britanniche. Una sequenza di 10 sale, riallestite da Robin Standefer e Stephen Alesch (Roman and Williams Buildings and Interiors), accolgono circa 700 opere coprendo l’arco temporale di quattro secoli (1500-1900) in cui la Gran Bretagna strutturò un impero coloniale che funzionò anche come grande mercato e risorsa di materie prime, portando alla nascita del commercio globale e di una realtà imprenditoriale che dall’artigianato passa all’industrializzazione, dal pezzo unico a una produzione in serie volta a soddisfare la vanità sociale di una nuova e ambiziosa middle class.

«La straordinaria collezione di arti decorative britanniche del Met non ha uguali su questa sponda dell’Atlantico, ha dichiarato Max
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