A Venezia squarci di soluzioni anti caldo

Si articola in due sedi dell’Università Ca’ Foscari (Ca’ Foscari Zattere-Cultural Flow Zone e il Cortile Grande dell’ateneo) «The Cooling Solution», mostra curata dal collettivo Kublaiklan

«Milano», di Gaia Squarci
Anna Aglietta |  | Venezia

Ricerca scientifica e fotografia si uniscono a difesa dell’ambiente in «The Cooling Solution», mostra curata dal collettivo Kublaiklan e allestita presso due sedi dell’Università Ca’ Foscari (Ca’ Foscari Zattere-Cultural Flow Zone e il Cortile Grande dell’ateneo) fino al 31 luglio. Questo progetto innovativo vuole sfidare il dominio del condizionatore in quanto unica e inquinante risposta al riscaldamento globale e, come suggerisce il titolo della mostra, proporre soluzioni più sostenibili.

Da cinque anni, il tema è oggetto di ricerca del progetto Energya, il quale, sotto la supervisione della professoressa di economia ambientale Enrica De Cian, ha coniugato analisi economiche, antropologiche e politiche per studiare come, attraverso il mondo, persone di diversi contesti socioculturali reagiscano all’aumento di temperature ed eventi climatici estremi.

Un tema di estrema importanza se si considera che Energya prevede un aumento del 17% del consumo energetico mondiale entro il 2050. Come afferma De Cian, «quello che stiamo osservando oggi è un uso eccessivo o non adeguato di metodi energivori per mantenere le condizioni di comfort termico, anche laddove esistono alternative che potrebbero dare un risultato altrettanto soddisfacente». Il reportage fotografico di Gaia Squarci completa e umanizza i dati scientifici, divulgati attraverso la mostra e un sito web dedicato.

Le immagini offrono una testimonianza visiva di come cittadini di Paesi diversi rispondano all’emergenza climatica, dando visibilità a tecnologie e architetture innovative. Cosciente delle contraddizioni proprie dell’uso di impianti di condizionamento, Squarci, che da tempo ritrae persone anziane o con disabilità, non dimentica queste comunità più vulnerabili e più a rischio di soffrire per le temperature estreme, per sottolineare come «in alcuni contesti, l’aria condizionata può e potrà salvare vite».

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