«Bottiglia egiziana o siriana» (XIV secolo) ovvero periodo mamelucco

Image

«Bottiglia egiziana o siriana» (XIV secolo) ovvero periodo mamelucco

A Parigi uno sguardo sul collezionista armeno Gulbenkian

Novanta pezzi dalle provenienze caleidoscopiche esposti all’Hôtel de la Marine

La nuova mostra temporanea della Al Thani Collection Foundation nelle sale dell’Hôtel de la Marine (inaugurate con una selezione di opere della famiglia reale del Qatar) è organizzata in collaborazione con la Fundação Calouste Gulbenkian di Lisbona. Intitolata «Gulbenkian: nell’intimità di un collezionista», espone dal 10 giugno al 2 ottobre circa 90 opere appartenute a Calouste Sarkis Gulbenkian (1869-1955), imprenditore di origini armene che fece fortuna col commercio di petrolio e riunì una delle più importanti collezioni d’arte del primo ’900, ricca di oltre 6mila pezzi, tra manufatti egizi, opere d’arte greco-romana e mesopotamica, pergamene armene del XVI secolo, capolavori della pittura italiana e fiamminga del XVI e del XVII secolo.

La mostra presenta tra l’altro monete della Grecia antica e una bottiglia di vetro dorato del periodo mamelucco (Egitto o Siria, XIV secolo), un paio di piatti in maiolica italiana del ’500, un tappeto persiano di seta del periodo safavide e maioliche persiane e Iznik, una caraffa d’oro e diaspro in stile rocaille del 1734-35 e una zuppiera del servizio Orloff (1769-70) dell’imperatrice Caterina II. Una sezione è dedicata ai manoscritti miniati, tra cui il Libro d’ore di Isabella di Bretagna (1415-66 ca); un’altra alla pittura, con opere di Albrecht Dürer, Francesco Guardi, Antoine Watteau, Hubert Robert.

«Bottiglia egiziana o siriana» (XIV secolo) ovvero periodo mamelucco

Luana De Micco, 09 giugno 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Si chiama Neom la megalopoli futuristica, dal costo di 500 miliardi di dollari e dalle dimensioni gigantesche di una catena montuosa. Utilizzerà energie rinnovabili «a zero emissioni», ma persino i francesi contestano a Edf, partner connazionale, il fatto che il progetto sia disumano e insostenibile

Opere in ceramica che rappresentano bizzarre creature ibride, tra uomo, animale ed elementi naturali arricchiscono il suggestivo percorso espositivo nella galleria Perrotin

La competizione sportiva più famosa al mondo è fonte d’ispirazione generalizzata per le più diverse mostre cittadine, al Louvre, al Marmottan-Monet, al Musée du Luxembourg e al Palais de la Porte Dorée

Gallerie di tendenza ma anche esercizi storicizzati della Ville Lumière partecipano alla 26ma edizione della fiera parigina, che il prossimo anno tornerà «a casa»

A Parigi uno sguardo sul collezionista armeno Gulbenkian | Luana De Micco

A Parigi uno sguardo sul collezionista armeno Gulbenkian | Luana De Micco