Ritorna Haskell: un classico

«Mecenati e pittori» è il viaggio nel Seicento e Settecento italiano di uno scrittore meraviglioso

Francis James Herbert Haskell, fotografato da Lord Snowdon il 16 giugno 1966. © Armstrong Jones
Stefano Causa |

Tra le belle notizie di inizio anno c’è la ripubblicazione, presso Einaudi, di un classico della storiografia come Mecenati e pittori. Studio sui rapporti tra arte e società italiana nell’età barocca di Francis Haskell, uscito in inglese nel 1963 e tradotto una prima volta in italiano tre anni dopo. L’ultima era stata quella che Haskell volle pubblicare da Allemandi (dopo quella di Sansoni ed Einaudi e per la quale scrisse il suo ultimo saggio prima di morire mentre terminava la stampa). La nuova edizione è curata da Tomaso Montanari.

Il volume comporta un’immersione nell’arte del Seicento e della prima metà del Settecento abbracciata con massima apertura di compasso. Storia e critica, analisi delle forme e ricostruzione dei contesti, lettura dei documenti figurativi e riscontro sulle carte: sono tutti elementi a sostegno di una ricognizione meticolosa e appassionante.

L’interdisciplinarità,
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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