NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 17 GENNAIO 2024

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MERCOLEDÌ 17 GENNAIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: una veduta dei giardini di Villa Sciarra; il Codice Santini, in asta da Il Ponte (© Il Ponte Casa d’Aste); un ritratto del mercante newyorkese Brent Sikkema; una veduta della Getty Villa

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Sulla morte del mercante newyorkese Brent Sikkema indaga la polizia

Brent Sikkema, fondatore della galleria Sikkema Jenkins & Co di Manhattan, è stato trovato morto a Rio de Janeiro il 15 gennaio, secondo quanto riportato dai media brasiliani. Sikkema aveva 75 anni. «È con grande tristezza che la galleria annuncia la scomparsa del nostro amato fondatore, Brent Sikkema», ha dichiarato la galleria in un comunicato pubblicato sul suo sito web. «In galleria siamo addolorati per questa tremenda perdita e continueremo a vivere nel suo spirito». La polizia di Rio de Janeiro sta indagando sul caso come omicidio, secondo quanto riportato dall’emittente Cnn edizione brasiliana, che ha anche riferito che Sikkema è stato trovato morto con ferite da taglio che potrebbero essere state causate da un’arma come forbici, un taglierino o un cacciavite. L’appartamento in cui Sikkema è stato trovato si trova a Jardim Botânico, un quartiere elegante e verdeggiante di Rio. 

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Bartana e Mondtag al Padiglione tedesco della Biennale

L’artista israeliana Yael Bartana ed Ersan Mondtag, regista teatrale di Berlino, saranno i protagonisti del Padiglione tedesco alla 60ma edizione della Biennale d’Arte di Venezia, in programma dal 20 aprile al 24 novembre. Come riferisce il quotidiano «Frankfurter Allgemeine Zeitung», la Germania allestirà una sua seconda sede sull’isola della Certosa, «uno spazio di risonanza nella natura come controparte della monumentalità» della struttura presso i Giardini. La 60ma edizione della mostra sarà dedicata al tema «Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere» e tratterà di migrazioni, esilio ed esperienze di estraneità. Al Padiglione tedesco, con il titolo «Soglie», verranno raccontate «la storia e il futuro dal punto di vista di diverse posizioni artistiche». In particolare, saranno esplorate le modalità di «affrontare soglie, gradini e confini in tre scenari». 

03

In asta da Il Ponte il Codice Santini

Il Ponte Casa d’Aste ha annunciato al pubblico la messa in vendita del Codice Santini, il manoscritto urbinate del Quattrocento dichiarato nel 2012 Patrimonio culturale dallo Stato italiano. Il manoscritto sarà battuto all’asta di «Libri antichi e d’artista» del 27 febbraio (stime 380-450mila euro). Conservato in ottime condizioni per oltre cinque secoli, il manufatto, interamente su pergamena, presenta ancora la sua rilegatura originale. Il Codice è entrato all’interno delle collezioni dei duchi di Urbino dopo il 1498, in quanto non risulta nel cosiddetto «Indice vecchio», ma successivamente ne conferma la presenza all’interno della Biblioteca dei duchi Montefeltro e dei Della Rovere l’inventario del 1632. Il codice è considerato da diversi studiosi una delle prime testimonianze dell’approccio scientifico allo studio dell’ingegneria e della meccanica e raccoglie vari manoscritti di maestri come Mariano di Jacopo, soprannominato «L’Archimede di Siena», Francesco di Giorgio Martini, riconosciuto per la sua abilità nella rappresentazione delle macchine, e Leonardo da Vinci. 
 

04

Tefaf quest’anno sostiene il restauro di due opere di arte italiana, di Ludovico Mazzolino e di Pietro Francavilla

La European Fine Art Foundation (Tefaf) ha annunciato che la National Gallery of Ireland di Dublino e il Wadsworth Atheneum Museum of Art (ad Hartford nel Connecticut, Usa) sono i destinatari del Tefaf Museum Restoration Fund (Tmrf) di quest’anno, il contributo annuale creato a sostegno del lavoro della comunità artistica internazionale per la conservazione del patrimonio. La National Gallery of Ireland riceve un contributo per il restauro di un’opera che fa parte della sua collezione da oltre un secolo, «Il passaggio del Mar Rosso» (1521) di Ludovico Mazzolino (1480 ca-1530 ca). Il Wadsworth Atheneum Museum of Art lo ha ricevuto per restaurare «Venere con ninfa e satiro» (1600), una scultura in marmo di Pietro Francavilla (1548-1615). 

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Numeri importanti per Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023

La candidatura di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023 era nata dal desiderio di dare una risposta allo sconvolgimento locale durante la pandemia di Covid-19. Si intendeva concentrare le energie del territorio per orientarlo verso un possibile rilancio. A livello di numeri, i dati confermano il successo dell’operazione. Bergamo e Brescia hanno avuto 11,6 milioni di visitatori, un aumento di circa il 40% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’offerta culturale, museale e artistica ha registrato un incremento del 92% rispetto allo stesso periodo del 2019. In totale ci sono stati 2.500 eventi, 238 rassegne e duemila volontari impegnati nell’organizzazione. 
 

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Lo stato dell’arte degli scavi archeologici nel complesso del Santo Sepolcro a Gerusalemme

È stato presentato ai responsabili delle Comunità a Gerusalemme un aggiornamento dei lavori di scavo archeologico presso il complesso del Santo Sepolcro a Gerusalemme, a cura del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Roma Sapienza. Nel corso del 2023 le indagini archeologiche sono proseguite ininterrottamente fino al 7 ottobre per poi riprendere il 3 dicembre; hanno interessato le aree della Rotonda sud-orientale, dello spazio antistante l’Edicola, del deambulatorio nord-orientale suddivise in 6 aree di scavo, per un totale di 369 metri quadrati, tutelando comunque la necessità di mantenere la funzionalità del luogo per il passaggio dei pellegrini e per le esigenze liturgiche e di funzionamento. Strutture di età romana sono emerse nell’area del deambulatorio, dove al di sotto delle murature della basilica cristiana sono stati rinvenuti tratti di strada. In particolare, è stato messo in luce un tratto di strada gradata con andamento est-ovest, dotata di marciapiede, defunzionalizzato al momento della costruzione della chiesa paleocristiana. 

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Villa Sciarra diventa proprietà del Comune di Roma

In stato di abbandono e preda da anni di atti vandalici e furti, finalmente l’antica sede degli «Horti di Cesare» che secondo alcuni ospitarono Cleopatra nel suo soggiorno romano e nel Seicento divenne proprietà dei Barberini, avrà 11 milioni per riqualificarla. L’acquisizione, deliberata dall’Assemblea capitolina, ha lo scopo di procedere alla custodia e al restauro di fontane, statue, edifici storici della grande Villa. Gli 11 milioni arriveranno dal Pnrr per restaurare e migliorare entro 10 anni l’intero ambiente, aree verdi comprese. L’obiettivo è valorizzare tutto il Parco di otto ettari sistemando anche percorsi, aiuole, palme, prati e l’antica voliera, creando un giardino didattico. «Un passo importante per riportare Villa Sciarra all’antico splendore e un’opportunità per la città», ha dichiarato Tobia Zevi, assessore al Patrimonio. 
 

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I 50 anni della Getty Villa (ora Getty Villa Museum)

Affascinato dal mondo classico, il magnate J. Paul Getty costruì una villa in stile romano (che oggi si chiama Getty Villa Museum), traendo ispirazione dalla Villa dei Papiri di Ercolano e da altre celebri ville dell’antichità, per ospitare la sua crescente collezione d’arte e offrire al pubblico un migliore accessibilità. Il 16 gennaio 1974, il Getty Villa Museum di Pacific Palisades aprì le sue porte al pubblico e, nei 50 anni della sua esistenza, ha continuato a essere una destinazione e un punto di riferimento molto amato a Los Angeles. Per celebrare questo traguardo, la Villa offrirà quotidianamente visite guidate di 45 minuti che illustreranno le opere d’arte acquistate da J. Paul Getty. Il tour partirà tutti i giorni dal 17 gennaio al 4 marzo alle 13 presso la Getty Villa. 

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Il concerto di Travis Scott al Circo Massimo avrebbe prodotto una «deformazione permanente» alla Torre della Moletta

Secondo un articolo pubblicato dal quotidiano romano «Il Tempo», il concerto dello scorso 6 agosto del rapper Travis Scott al Circo Massimo avrebbe prodotto una «deformazione permanente» alla struttura della Torre della Moletta, una costruzione medioevale, a pianta quadrata, in origine di proprietà della famiglia dei Frangipane, che secondo la tradizione avrebbe ospitato nel 1223 San Francesco d’Assisi. Lo avrebbe certificato l’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) a seguito dei rilievi compiuti e ne avrebbe dato comunicazione al sovrintendente ai beni culturali di Roma Claudio Parisi Presicce, che avrebbe chiesto di sospendere i rilievi. Ma Parisi Presicce, interpellato dal quotidiano, smentisce questa versione. «Abbiamo avuto una riunione con quattro tecnici di una delle quattro società pubbliche che stanno facendo queste indagini per noi, ha spiegato il sovrintendente, che non hanno certificato il danno ma lo hanno solo paventato e tra l’altro i quattro non erano d’accordo fra di loro e continuavano a ripetere che probabilmente le cause andavano individuate in diversi fattori». Parisi Presicce poi avrebbe chiesto di «avere al più presto i dati ufficiali di quelle indagini che potessero essere utilizzati per assumere decisioni in funzione della salvaguardia». [Il Tempo]
 

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NOTIZIE DAL MIC: Antonio Tarasco è il nuovo direttore degli Archivi del MiC

Antonio Tarasco è il nuovo direttore generale degli Archivi del MiC. Entrato in carica l’8 gennaio 2024, in precedenza ha ricoperto l’incarico di Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della Cultura (dal 10 novembre 2022 al 7 gennaio 2024), vicecapo Gabinetto del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale (dal 28 marzo 2022 al 22 ottobre 2022). Dopo aver conseguito l’abilitazione scientifica nazionale di professore associato di Diritto amministrativo (giugno 2015), Tarasco è divenuto nella stessa disciplina professore ordinario abilitato (nel marzo 2018), giudizio riconfermato, all’unanimità della commissione, nel giugno 2023. [AgenziaCult]
 


 

Redazione, 17 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata