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- Luana De Micco
- 17 agosto 2018
- 00’minuti di lettura


Il Napoleone rivisitato da Banksy e comparso su un muro di avenue des Flandres a Parigi
Napoleone velato da Banksy
- Luana De Micco
- 17 agosto 2018
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliLa prima opera è apparsa il 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato, vicino a un ex centro per migranti nel nord della capitale: il disegno di una bimba che, con pittura spray, colora di rosa una svastica. Poi, in avenue des Flandres (quartiere popolare in cui tendopoli di migranti vengono regolarmente smantellate) è stato scoperto un disegno che rivisita il «Napoleone che attraversa le Alpi» di David. Ma il mantello del condottiero gli si avvolge intorno al volto come se fosse un «velo». Sono murales senza firma (cosa che ormai è diventata sua consuetudine), ma gli esperti vi hanno riconosciuto la mano di Banksy e lo stesso artista lo ha poi confermato sul suo profilo Instagram.
Il famoso e anonimo street artist britannico, arrivato in incognito come sempre, ha «invaso» i muri della capitale francese, da dove mancava da una decina di anni, per denunciare la condizione dei migranti (lo aveva già fatto nel 2015 nella «giungla» di Calais dove aveva disegnato Steve Jobs nei panni di un migrante) e per criticare la politica migratoria del Governo francese. Ma non c'è solo il tema dei migranti: una figura velata, con lo sguardo basso, è comparsa su una porta laterale del Bataclan, omaggio alle vittime della strage terrorista del 13 novembre 2015.
Come una critica del capitalismo è stato interpretata l’opera, di fronte alla Sorbona, di un uomo che nasconde dietro la schiena una sega, mentre offre a un cagnolino l’osso della zampa che gli ha appena amputato. Dal prossimo 21 novembre l'opera di Banksy sarà oggetto di una mostra, la prima in una istituzione museale, al Mudec di Milano («The Art of Banksy. A visual protest»).

Il Napoleone rivisitato da Banksy e comparso su un muro di avenue des Flandres a Parigi