Canonico della Cattedrale di Sant’Eusebio a Vercelli, cardinale e ambasciatore pontificio nel Nord Italia dal 1205, legato a Parigi e Limoges nel 1208, nunzio apostolico in Inghilterra nel 1216-18, Guala Bicchieri (Vercelli 1150-Roma 1227) costituì durante la sua carriera ecclesiastica un’imponente collezione di oreficerie, smalti di Limoges, paramenti sacri, reliquiari e codici minati provenienti dai principali centri dell’arte gotica dell’Europa settentrionale. Tale raccolta fu lasciata in eredità all’abbazia di Sant’Andrea di Vercelli (prima fabbrica gotica edificata in Italia) da lui fondata nel 1219. Dall’11 novembre al 6 febbraio a Palazzo Madama sono esposti i pezzi della collezione pervenuti sino a noi, circa una ventina: tra questi il grande cofano di Palazzo Madama, un gruppo di medaglioni con animali e creature fantastiche e un manoscritto miniato di area renana.
Fino al 23 gennaio, ad animare le sale un tempo abitate dalla prima Madama reale, sono anche le opere della mostra «I segreti della porcellana. Materie prime, capolavori barocchi e forme contemporanee», che spaziano dalla produzione medicea a quella Meissen, alla manifattura di Sèvres. Accanto a numerosi manufatti della collezione figurano trattati scientifici, diari di viaggi in Oriente e una campionatura di terre e minerali utilizzati nelle fabbriche cinesi ed europee. Il tutto è intervallato dalle ironiche opere del collettivo torinese The Bounty Killart, ispirate alle porcellane settecentesche.
A completare l’offerta espositiva sono infine settanta fotografie (esposte sino al 13 novembre) scattate in zone di guerra da 14 donne fotoreporter, tra queste Linda Dorigo, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe e Laurence Geai, e il progetto dell’artista italiana Grazia Toderi e dello scrittore turco Orhan Pamuk intitolato «War and stars»: una serie di otto video che verrà presentata al Mart di Rovereto il prossimo aprile, lanciata in anteprima al Planetario di Pino Torinese Infini-To (dal 4 al 6 novembre), con una proiezione nella cupola emisferica, e a Palazzo Madama (dal 4 novembre al 16 gennaio) con alcune immagini circolari e ovali ideate da Toderi e Pamuk ispirandosi al piccolo planetario ligneo dell’ebanista Pietro Piffetti.