Dagli anni della guerra alla Dolce Vita, dal boom economico alle contestazioni del Sessantotto, 261 fotografie di un centinaio di artisti documentano i cambiamenti sociali, economici e di costume che hanno attraversato l’Italia dal 1932 al 1968. «Realismo, Neorealismo e realtà», al Museo Ettore Fico fino al 29 gennaio, è la prima di una serie di tre mostre dedicate alla Collezione di Guido Bertero, un fondo di 1.500 scatti di autori italiani e internazionali come Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Paul Strand e Walker Evans.
Suddiviso in dieci sezioni e curato da Andrea Busto, il percorso della mostra propone opere di Mario Giacomelli, Federico Patellani, Enzo Sellerio, Carlo Orsi, William Klein, Osvaldo Civarini e altri.
I cambiamenti che hanno interessato nel secolo scorso il quartiere torinese di Barriera di Milano sono al centro del progetto inedito di Eugenio Tibaldi intitolato «Seconda chance», curato dal direttore Andrea Busto ed esposto sino al 29 gennaio. Nato ad Alba nel 1977, dedito a rappresentare la contemporaneità attraverso le aree periferiche e marginali, Tibaldi ha lavorato a stretto contatto con gli abitanti della Barriera, realizzando dipinti, bozzetti e installazioni in cui vecchie fabbriche dismesse in via di riconversione diventano il germe di nuove utopie.