Un universo poetico e surreale, popolato di violinisti, saltimbanchi, acrobati, coppie di innamorati sospesi nell’aria, animali e fiori: la visionarietà di Marc Chagall emerge con tutta la sua forza nell’imponente tela «La Vie» del 1964 di proprietà della Fondation Marguerite et Aimé Maeght di Saint-Paul-de-Vence, ora al centro della retrospettiva del Forte di Bard fino al 13 novembre. Curato da Gabriele Accornero, il percorso documenta la vicenda artistica e biografica del bielorusso con 265 opere tra dipinti, acquerelli, gouache, litografie, ceramiche e tappezzerie, inclusa la serie di 105 tavole sulla Bibbia.
Pari a Henri Cartier-Bresson per la capacità di fissare la fugacità del reale, autore di alcune tra le principali icone del Novecento, Elliott Erwitt è il protagonista di un’altra retrospettiva che il Forte ospita fino al 13 novembre. Realizzata in collaborazione con Magnum Photos Paris, la mostra presenta 137 fotografie a colori e in bianco e nero divise per soggetti e scattate dal 1948, anno della celebre «Veduta di New York, Usa», al 2005.
Sino al 13 novembre si possono inoltre visitare le rassegne «Avengers: Age of Ultron», sul dietro le quinte dell’omonimo film della Marvel, e «Madri italiane. Marco Del Re», una personale con una selezione di bassorilievi in gesso raffiguranti prosperose immagini femminili. A seguire, dal 7 dicembre all’8 gennaio, il tradizionale appuntamento espositivo con gli scatti del «World Press Photo», il prestigioso concorso di fotogiornalismo fondato ad Amsterdam nel 1955 che quest’anno ha premiato 41 fotografi di 21 Paesi: al primo posto «Hope for a New Life» dell’australiano Warren Richardson.
Dal 4 febbraio al 4 giugno sarà poi di scena «Wildlife photographer of the year. Ipotesi», la prima tappa italiana del tour mondiale della mostra con le cento immagini naturalistiche selezionate per la 52ma edizione dell’omonimo premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il Bbc Wildlife Magazine. Infine un altro gigante della fotografia del Novecento, Helmut Newton, in mostra dal 17 dicembre al 4 giugno con una vasta selezione di opere che comprende la serie «Big Nudes» e il «Libro Sumo».
Dal 15 ottobre, lungo i camminamenti esterni e nei corpi di fabbrica della fortezza ottocentesca è possibile ammirare un nuovo percorso con 43 opere di scultura della collezione permanente: opere di Francesco Messina, Andrea Cascella, Umberto Mastroianni, Arnaldo e Giò Pomodoro, Aristide Maillol, Tony Cragg, Paul Klee e David Tremlett.