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Eduardo Chillida, Collage, 1958, Collezione famiglia Chillida-Belzunce © Zabalaga–Leku, Adagp, Paris, 2018; Foto Archivos Eduardo Chillida

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Eduardo Chillida, Collage, 1958, Collezione famiglia Chillida-Belzunce © Zabalaga–Leku, Adagp, Paris, 2018; Foto Archivos Eduardo Chillida

Chillida e lo spazio

A les Abattoirs di Tolosa i temi centrali dell'artista basco

Luana De Micco

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La monografica «La gravedad insistente» dedicata a Eduardo Chillida al museo les Abattoirs sino al 26 agosto analizza alcuni temi centrali dell’opera dell’artista basco, scomparso nel 2002 a 78 anni: i limiti dello spazio e della materia e il coinvolgimento dell’arte nello spazio pubblico e nella natura.

La mostra raccoglie una sessantina di sculture realizzate tra il 1948 e il 1999. Tutte mostrano il suo interesse per la nozione di gravità e la sua riflessione sul rapporto vuoto/pieno. Sono allestite anche opere grafiche, collage (nella foto un esemplare del 1958) e découpage, e documenti d’archivio inediti, film e fotografie. La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione e ai prestiti del Museo Chillida-Lika di Hernani, poco lontano da San Sebastián.

Sempre sino al 26 agosto, si tiene nella stessa sede la mostra «Gravité Zéro » realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Spaziali di Parigi. È presentata come un’«esplorazione artistica dell’avventura spaziale e della figura dell’artista in veste di cosmonauta». È allestita una trentina di opere di artisti come Loïc Pantaly, Olivier Perriquet, Raphaël Dallaporta, Romain Sein e Simon Ripoll-Hurier.

Eduardo Chillida, Collage, 1958, Collezione famiglia Chillida-Belzunce © Zabalaga–Leku, Adagp, Paris, 2018; Foto Archivos Eduardo Chillida

Luana De Micco, 10 maggio 2018 | © Riproduzione riservata

Chillida e lo spazio | Luana De Micco

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