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Franz West, Untitled, 1990, Photo Michaela Obermair

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Franz West, Untitled, 1990, Photo Michaela Obermair

Al Pompidou un omaggio a Franz West

La più vasta retrospettiva sinora dedicata all’artista austriaco scomparso nel 2012

Luana De Micco

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Il Centre Pompidou e la Tate Modern organizzano la più vasta retrospettiva sinora dedicata a Franz West: a Parigi la mostra si svolge dal 12 settembre al 10 dicembre e sarà a Londra il prossimo anno, dal 20 febbraio al 12 maggio. Sono esposte circa 200 opere dell’artista austriaco, scomparso nel 2012 a 65 anni, dai primi disegni raramente esposti degli anni 1970-73 alle ultime sculture per gli spazi pubblici in alluminio dipinto degli anni Duemila.

«Il suo essere al contempo irriverente e colto, i suoi riferimenti tanto alle culture popolari quanto a questioni filosofiche, la sua natura aperta e interessata allo spazio comune così come la sua inventività plastica, tutto ciò fa di Franz West una figura imprescindibile dell’arte degli ultimi cinquant’anni», ha osservato Serge Lasvignes, presidente del Centre Pompidou.

West realizzò i suoi primi lavori importanti a partire dal 1973-74. Sono i «Passstücke», sculture inventive e piene di humour, volontariamente «antiestetiche», pensate per essere manipolate e per «adattarsi» al corpo umano. West cominciò a essere noto al di fuori delle frontiere dell’Austria solo a partire dagli anni Ottanta.

Nel 2011 ottenne il Leone d’Oro per la carriera alla Biennale di Venezia. «La sfida di questa retrospettiva è tentare di mostrare la verve unica dell’artista, di rendergli giustizia», spiega Christine Macel, che ha curato la mostra insieme a Mark Godfrey. Nell’insieme emerge un artista poliedrico, capace di creare un’autentica osmosi tra scultura e design, tra monumento e architettura, monumentalità e ironia, ponendo sempre al centro il rapporto tra arte e misura umana.

Sono allestite anche le opere in cartapesta degli anni Ottanta, una selezione di «opere-mobili», poltrone e divani, come «Auditorium», realizzata per Documenta nel 1992, le famose «Lemurenköpfe» antropomorfe dello stesso anno e lavori realizzati in collaborazione con altri artisti, Herbert Brandl, Heimo Zobernig e Albert Oehlen.

Alcune istituzioni parigine del quartiere del Marais collaborano con il Pompidou esponendo opere di West nei loro spazi esterni, come il Musée Picasso, che allestisce «Kugel» (2006), e il Musée Cognacq-Jay, che espone «Ohne Titel» (2008-09).

Franz West, Untitled, 1990, Photo Michaela Obermair

Luana De Micco, 11 settembre 2018 | © Riproduzione riservata

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