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Prosegue fino al 27 agosto, nel Museo Bagatti Valsecchi, la mostra «Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno», curata da Vittorio Sgarbi per la Regione Lombardia.
Oltre a rendere omaggio al versatile artista marchigiano (nato Nicola Filotesio e documentato tra il 1508 e il 1547), che fu pittore, architetto e scultore, la mostra si propone di tenere desta l’attenzione sui danni subiti dal patrimonio artistico centroitaliano nel sisma dell’agosto 2016: è stata perciò attivata una campagna di raccolta fondi (Fondazione Bagatti Valsecchi Onlus, iban IT31E0335901600100000062267), in seno ad «Adotta un museo» di Icom Italia, per il restauro di una delle opere danneggiate, una scultura della Vergine del XV secolo, dalla chiesa di San Pellegrino a Norcia, che andrà poi al Museo Diocesano di Milano.
Quattro le opere di Cola dall’Amatrice giunte da Ascoli al Bagatti Valsecchi: due angeli portacroce e due tavole con figure a grandezza naturale della «Vergine addolorata» e di «San Giovanni apostolo», alle quali nei tre giorni inaugurali si erano aggiunte, al 39mo piano di Palazzo Lombardia, due grandi «Sibille» dal «Polittico dell’esaltazione della Croce», anch’esso della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, subito rientrate in sede. A corredo della mostra, un video ripropone le immagini delle recenti devastazioni, dalle quali il territorio può risorgere, con l’aiuto di tutti, anche grazie al suo patrimonio paesaggistico e artistico.