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Ernst Ludwig Kirchner, «Domenica dei contadini di montagna», 1923-24/26, Repubblica federale tedesca

© Bundesrepublik Deutschland

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Ernst Ludwig Kirchner, «Domenica dei contadini di montagna», 1923-24/26, Repubblica federale tedesca

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Quando Kirchner faceva il curatore

Al Kunstmuseum di Berna il dipinto «Domenica dei contadini di montagna» per la prima volta dopo quasi un secolo torna ad affiancare il suo originario pendant, «Domenica alpina. La scena alla fontana»

Curata da Nadine Franci, la mostra «Kirchner × Kirchner», al Kunstmuseum di Berna dal 12 settembre all’11 gennaio 2026, presenta una settantina di eccezionali opere di Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938). Il progetto rende omaggio alla più grande retrospettiva mai realizzata dell’artista, tenutasi alla Kunsthalle di Berna nel 1933 e da lui stesso curata insieme all’allora direttore Max Huggler, poi passato al Kunstmuseum. Tra gli aspetti centrali della mostra curata da Franci c’è la volontà di riscoprire Kirchner nelle vesti di curatore del proprio lavoro, sul piano sia dell’interpretazione critica sia della rielaborazione artistica. «La mostra comprende opere realizzate tra il 1908 e il 1933 provenienti da musei europei e americani e da collezioni private, afferma la curatrice. La selezione, unita al contesto storico, rende questo progetto espositivo un’esperienza unica e articolata». 

Di particolare rilevanza appare il prestito, da parte della Cancelleria Federale di Berlino, dell’opera «Domenica dei contadini di montagna», che per la prima volta dopo quasi un secolo torna ad affiancare il suo originario pendant oggi conservato al Kunstmuseum, «Domenica alpina. La scena alla fontana» (1923-24/1929 ca). Il dipinto berlinese gode in Germania di una vasta notorietà mediatica, essendo a lungo apparso durante i telegiornali sullo sfondo delle sedute del Consiglio dei Ministri. Per espressa volontà di Kirchner, nella mostra alla Kunsthalle del 1933 le due monumentali opere erano esposte insieme nell’atrio del museo. Ispirate alla vita rurale di montagna, l’artista le aveva realizzate come dittico durante la sua permanenza a Davos, dove si era recato in convalescenza dal servizio militare nel 1917, durante la Prima guerra mondiale. 

«Dopo la mostra del 1933, le due opere presero strade diverse, precisa Franci. Alla rassegna del 1933 il Kunstmuseum Bern acquistò “Domenica alpina. La scena alla fontana” grazie a donazioni e alla generosità dello stesso Kirchner, per il quale questo acquisto significò molto più di un semplice sostegno finanziario. Si trattò infatti di un dovuto, simbolico e tardivo riconoscimento. Fino ad allora nessun suo dipinto era entrato in una collezione museale svizzera, mentre in Germania le sue opere stavano gradualmente scomparendo dalle mostre e cominciavano a essere relegate nei depositi». «Ho fatto recapitare senza incidenti il dipinto acquistato dal museo martedì, scriveva infatti l’artista il 27 aprile 1933 a Johann Conrad von Mandach, all’epoca direttore del Kunstmuseum. Ora presumibilmente verrà esposto e, si spera, porterà piacere a molte persone, proprio come ha portato piacere a me rappresentare la vita pacifica e sana dei nostri contadini di montagna immersi nel loro paesaggio. Per poterlo fare, ho trascorso con loro l’estate sulle Alpi ogni anno per 6 anni». 

Per quanto riguarda invece «Domenica dei contadini di montagna», il dipinto traslocò dalla residenza dell’artista alla Cancelleria Federale inizialmente di Bonn su interessamento del curatore Roman Norbert Ketterer, molto amico dell’allora cancelliere Helmut Schmidt che nel 1975 aveva deciso di «risarcire», esponendoli pubblicamente, gli espressionisti tedeschi. Il dipinto di Kirchner fu poi acquistato nel 1985 dalla Repubblica Federale Tedesca. Per la durata del prestito, il Kunstmuseum offre in cambio alla Cancelleria berlinese il dipinto «Nuove Stelle» (1977-1982) di Meret Oppenheim, che nacque a Berlino nel 1913 subendo altrettanto pesantemente la discriminazione nazista. 

In parallelo a «Kirchner × Kirchner», fino all’11 gennaio 2026 il Kunstmuseum propone la mostra «Panorama Switzerland. Da Caspar Wolf a Ferdinand Hodler», che inserisce il dittico alpino dell’artista nella tradizione locale della pittura di paesaggio che dai cosiddetti «Kleinmeister svizzeri» giunge a Hodler, presentando anche opere di artisti come Albert Anker, Arnold Böcklin e Max Buri. 

Ernst Ludwig Kirchner, «Domenica alpina. La scena alla fontana», 1923-24/1929 ca, Kunstmuseum Bern. © Kunstmuseum Bern

Elena Franzoia, 08 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Quando Kirchner faceva il curatore | Elena Franzoia

Quando Kirchner faceva il curatore | Elena Franzoia