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La cappella Granato progettata da Mario Botta nel paesaggio invernale di Penkenjoch, Zillertal (Austria), 2011-13 © Mario Krupik

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La cappella Granato progettata da Mario Botta nel paesaggio invernale di Penkenjoch, Zillertal (Austria), 2011-13 © Mario Krupik

Lo spazio è sacro

A Locarno le architetture religiose di Mario Botta

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Per festeggiare i 75 anni di un maestro dell’architettura (la definizione grossolana di «archistar» a lui non si addice affatto) come Mario Botta, la Pinacoteca Comunale Casa Rusca presenta, fino al 12 agosto, una mostra sulle architetture religiose, uno degli aspetti identitari del suo lavoro.

«Mario Botta. Spazio sacro», a cura del suo Studio d’architettura con Rudy Chiappini, esplora, infatti, quella tensione verso il trascendente che lo ha spinto a progettare ben 22 edifici sacri di tutte le confessioni (Ebraismo, Cristianesimo, Islam), in tanti Paesi del mondo, dalla sua Svizzera all’Italia, Francia, Israele, Ucraina, Sud Corea, Cina. Di essi, 18 sono realizzati, tre sono in costruzione e uno è la sua proposta per la cappella dell’Aeroporto di Malpensa.

Per chi, come Mario Botta, vive il costruire come un atto sacro, confrontarsi con la dimensione religiosa è del tutto naturale, ed è forse questa la ragione della qualità spirituale ed estetica di questi suoi progetti: «Attraverso gli edifici di culto, spiega, ho l’impressione di aver individuato le radici profonde dell’architettura. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice di spazio fanno riscoprire all’architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell’architettura stessa».

In occasione della mostra, nel cortile della Pinacoteca è stato costruito un padiglione che si aggiunge alle sale espositive, poiché di ogni progetto è esposta una documentazione molto ricca, in cui si evidenzia la sua vocazione per le forme primarie, i volumi puri, i materiali naturali.

La cappella Granato progettata da Mario Botta nel paesaggio invernale di Penkenjoch, Zillertal (Austria), 2011-13 © Mario Krupik

Ada Masoero, 15 maggio 2018 | © Riproduzione riservata

Lo spazio è sacro | Ada Masoero

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