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Un'opera di Ren Hang in mostra

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Un'opera di Ren Hang in mostra

Il ribelle Ren Hang alla Fondazione Sozzani

Scatti, video, libri e riviste del fotografo cinese, diventato dopo la morte una vera icona

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

A pochi giorni dalla conclusione della monografica «Nudi» di Ren Hang al Centro Pecci di Prato la Fondazione Sozzani presenta, dal 13 settembre al 29 novembre, «Ren Hang, photography», una nuova e diversa mostra, ricca di ottanta opere tra fotografie, video, libri e riviste, del fotografo cinese (Manciuria, 1987-Pechino, 2017) scomparso suicida a nemmeno 30 anni, a causa della depressione («My dog») che lo divorava.

Fotografo (anche di moda) di grande successo già in vita, diventato una vera icona dopo la morte, Ren Hang ha esplorato nei suoi lavori il tema della fragilità degli esseri umani attraverso la corporeità, indagando i vissuti e i desideri delle giovani generazioni cinesi, ribelli allo stile di vita punitivo imposto dal regime.

Osteggiato per i suoi soggetti (giovani corpi nudi dall’identità fluida, da lui tradotti in immagini quasi astratte, invise tuttavia alla rigida morale del Partito), Ren Hang ha continuato fino alla fine a pubblicare libri autoprodotti (altra prova di grave insubordinazione per il regime), qui esposti, oggi diventati pezzi da collezione.

Un'opera di Ren Hang in mostra

Ada Masoero, 12 settembre 2020 | © Riproduzione riservata

Il ribelle Ren Hang alla Fondazione Sozzani | Ada Masoero

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