
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale di Art Basel
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
RA Formazione
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale di Art Basel
IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
In allegato:
RA FormazioneVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Tema: l'esplorazione spaziale, a 50 anni dal primo allunaggio
- Bianca Bozzeda
- 05 aprile 2019
- 00’minuti di lettura


«Space Walk» (2002) di Yinka Shonibare, una delle opere eposte dal 5 aprile al 30 giugno nella mostra della Kunsthaus di Zurigo «Fly me to the Moon». Foto: Yinka Shonibare MBE, Courtesy Stephen Friedman Gallery, Londra - © 2018 ProLitteris, Zurich
«Fly me to the Moon», alla Kunsthaus di Zurigo
Tema: l'esplorazione spaziale, a 50 anni dal primo allunaggio
- Bianca Bozzeda
- 05 aprile 2019
- 00’minuti di lettura
Bianca Bozzeda
Leggi i suoi articoliNon sono trascorsi nemmeno 50 anni dai primi passi sulla Luna e stiamo già pensando di mettere piede su Marte. Il recente approdo della sonda InSight sul pianeta rosso, avvenuto il 26 novembre scorso, sembra quasi aver messo in sordina il 50mo anniversario dell’allunaggio, compiuto il 20 luglio 1969 dall’equipaggio americano dell’Apollo 11.
A ricordare la ricorrenza in Svizzera ci pensa la Kunsthaus di Zurigo, che dal 5 aprile al 30 giugno festeggia l’evento con la mostra «Fly me to the Moon». L’esposizione comprende 200 opere realizzate dal Romanticismo ad oggi, con lavori di René Magritte, Andy Warhol e Kader Attia.
La storia dell’allunaggio si iscrive nel contesto della Guerra Fredda: Stati Uniti e Urss si sfidarono nella conquista dello spazio in un braccio di ferro che portò il russo Jurij Gagarin a volare per primo attorno alla Terra (era il 1961) e gli americani ad atterrare, qualche anno dopo, sul satellite terrestre. Le prime impronte sulla luna si devono all’astronauta statunitense Neil Armstrong: da quel giorno, le immagini trasmesse dallo spazio entrarono a far parte dell’immaginario collettivo segnando una svolta nella rappresentazione della luna, non più vista come un corpo misterioso ma come il simbolo dello sviluppo scientifico.
Lo spettro dei temi affrontati nelle opere esposte varia dalla topografia lunare al chiaro di luna, dall’ombra lunare alle temute malattie lunatiche, oggi banalmente riassunte nella proverbiale «luna storta». Tra i numerosi eventi organizzati in occasione della mostra figura anche un ballo al chiaro di luna, che si terrà l’11 maggio nella Kunsthaus. Realizzata in collaborazione con l’agenzia tedesca di aeronautica e astronautica, la mostra sarà successivamente presentata in Austria presso il Museum der Moderne di Salisburgo (dal 20 luglio al 3 novembre).

«Space Walk» (2002) di Yinka Shonibare, una delle opere eposte dal 5 aprile al 30 giugno nella mostra della Kunsthaus di Zurigo «Fly me to the Moon». Foto: Yinka Shonibare MBE, Courtesy Stephen Friedman Gallery, Londra - © 2018 ProLitteris, Zurich