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Alfred Eisenstaedt, «George Balanchine's School American Ballet. New York, Usa», 1936

© Alfred Eisenstaedt, The Life Picture Collection

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Alfred Eisenstaedt, «George Balanchine's School American Ballet. New York, Usa», 1936

© Alfred Eisenstaedt, The Life Picture Collection

Eisenstaedt: 70 anni di attività in 150 immagini

Nell’appuntamento estivo di Camera molte delle immagini scelte sono esposte per la prima volta al pubblico

A Torino quest’estate Camera-Centro Italiano per la Fotografia ospita una grande mostra inedita, dal 13 giugno al 21 settembre, su Alfred Eisenstaedt (1898-1995), celebre per l’immagine «V-J Day in Times Square», in cui un marinaio bacia un’infermiera in mezzo a una folla festante al termine della Seconda guerra mondiale. Eisenstaedt è stato uno dei principali autori per la rivista «Life», per la quale ha raccontato il mondo e la sua contemporaneità attraverso uno sguardo divertito e indagatore.

Nato nel 1898 a Dirschau, allora Prussia Occidentale e oggi Polonia, in adolescenza riceve in regalo da uno zio una Eastman Kodak Nr. 3, che lo accompagna durante tutti gli anni di studio. Alla fine degli anni Venti inizia a lavorare per l’Associated Press, a cui segue nel 1929 la pubblicazione delle prime immagini sulla rivista tedesca «Berliner Illustrirte Zeitung». Nel 1935, per fuggire alle leggi razziali, emigra negli Stati Uniti dove l’anno seguente inizia a collaborare con la rivista americana «Life», con cui firmerà alcuni dei suoi servizi più conosciuti. Eisenstaedt muore nel 1995, all’età di novantasette anni, nella casa di villeggiatura sull’amata isola di Martha’s Vineyard.

A trent’anni dalla morte e a ottanta dalla realizzazione di «V-J Day in Times Square», l’esposizione, curata da Monica Poggi, presenta una scelta di 150 immagini, molte delle quali mai esposte, a partire dai primi scatti nella Germania degli anni Trenta, dove realizzò le inquietanti fotografie ai gerarchi nazisti, tra cui quella famosissima a Joseph Goebbels. La mostra di Camera ripercorre tutto l’arco della sua carriera, passando dalla vita vertiginosa degli Stati Uniti del boom economico al Giappone postnucleare, fino alle ultime opere realizzate negli anni Ottanta. Tra le celebrità ritratte Sophia Loren, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer.

Due sezioni della mostra sono poi dedicate all’importante reportage che Eisenstaedt realizza in Europa prima della Seconda guerra mondiale e a quello realizzato in Italia nel dopoguerra, dove i cartelloni stradali iniziano a cambiare le prospettive e i paesaggi, riflettendo le trasformazioni sociali ed economiche in corso.

Gaspare Melchiorri, 26 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

Eisenstaedt: 70 anni di attività in 150 immagini | Gaspare Melchiorri

Eisenstaedt: 70 anni di attività in 150 immagini | Gaspare Melchiorri