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Zoran Music, «Motivo dalmata», 1948 (particolare)

Cortesia Lia e Maurizio Zanei

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Zoran Music, «Motivo dalmata», 1948 (particolare)

Cortesia Lia e Maurizio Zanei

Confini e pace in Magazzino

A Trieste una mostra multimediale di arte visiva e musica con artisti friulani e sloveni e omaggi a Zoran Music e Spacal

Mariella Rossi

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La mostra «Open. Confini di luce per un mondo di pace», che la Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 al Porto Vecchio di Trieste ospita fino al 13 luglio, fa parte del programma GO! 2025 & Friends. Ideata, curata e allestita da Marianna Accerboni, promossa e organizzata dal Comune di Trieste/Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, è un progetto multimediale di arte visiva e musica, che include sette rilevanti artisti del nord est di cultura italiana e slovena. Tra i friulani Claudio Mario Feruglio, Carlo Vidoni e Toni Zanussi, mentre Jasna Merkù e Luigi Spacal appartengono alla comunità slovena di Trieste. Spacal, grande incisore, fu più volte presente alle Quadriennali romane e alla Biennale di Venezia anche con delle personali e ripetutamente premiato. Accanto a questi, una sezione con 15 dipinti è dedicata a Zoran Music, vissuto tra Venezia e Parigi, nato a Bukovica/Boccavizza, vicino a Gorizia, oggi Slovenia, allora impero asburgico. 

La maggior parte delle opere esposte sono state realizzate appositamente per la mostra, il cui fil rouge è la musica, con colonna sonora e arrangiamenti inediti composti anche per gli appuntamenti collaterali. Nel caso di Music e Spacal, scomparsi a Trieste all’inizio del Duemila, le opere sono state scelte tra le più interessanti e significative viste raramente in pubblico, con importanti inediti come tre disegni del ’45 dedicati da Music proprio a Gorizia. Provengono dalla collezione di Lia e Maurizio Zanei, una delle più rilevanti al mondo per i dipinti di Music. I lavori in mostra spaziano tra molteplici linguaggi e tecniche, dalla pittura a olio all’acquerello, dal collage all’incisione, dalla scultura all’installazione. La varietà si rispecchia anche nello stile espressivo, che include «un taglio espressionista, concettuale, minimalista, simbolista e neoromantico, permeato a volte da suggestioni oniriche, fantastiche, metafisiche e surreali», spiega la curatrice. Filo conduttore il tema dei confini e della pace, approfonditi anche da altre iniziative: laboratori di pittura e disegno, tenuti dagli artisti partecipanti, e un calendario di incontri. Venerdì 6 giugno lo scrittore Diego Marani ha riflettuto su come sia cambiata oggi la percezione del confine; il 4 luglio la presentazione dello scrittore e giornalista Pietro Spirito del suo ultimo libro È notte sul confine; il 13 luglio, in occasione del finissage della mostra, avranno luogo la premiazione del concorso dedicato al tema dei «Confini liquidi» e quella delle opere realizzate nei laboratori. Ogni appuntamento è concluso da una visita guidata in compagnia della curatrice.

Mariella Rossi, 23 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

Confini e pace in Magazzino | Mariella Rossi

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