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Uno scatto dello scorso anno del festival «La collina sale sempre»

Courtesy Artefora

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Uno scatto dello scorso anno del festival «La collina sale sempre»

Courtesy Artefora

Arte contemporanea tra le colline di Langhe e Monferrato

Dal 21 giugno al 20 luglio, la seconda edizione del festival diffuso tra arte, paesaggio e memoria

Margherita Panaciciu

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Nel cuore delle Langhe e del Monferrato, tra vigneti che sembrano onde e paesi incastonati nel tempo, si svolge nuovamente «La collina sale sempre». Il festival, alla sua seconda edizione, aperto dal 21 giugno al 20 luglio, coinvolgerà sei comuni del territorio, Castiglione Tinella, Castagnole delle Lanze, Barbaresco, Santo Stefano Belbo, Neive e Alba, e ventidue artisti provenienti da Italia, Perù, Lettonia e Argentina. Promosso da Artefora - Centro per l’Arte Contemporanea, fondato dall’artista argentino Ernesto Morales, in collaborazione con l’associazione Radici Connesse, il festival si apre il 21 giugno alle ore 18, presso la sede di Artefora a Castiglione Tinella, in coincidenza con il solstizio d’estate. Una scelta simbolica che parla di luce, rinascita e trasformazione, concetti chiave che animano l’intera manifestazione. Il titolo della rassegna è un omaggio a Cesare Pavese e a un passo tratto da La luna e i falò, romanzo emblematico della memoria rurale e esistenziale. L’arte contemporanea qui si fa strumento di indagine e mappa emotiva, capace di attraversare paesaggi fisici e interiori, con opere pensate in relazione diretta con il contesto, spesso allestite in luoghi non convenzionali: chiese sconsacrate, fienili, cantine, torri romaniche. La curatela di Marzia Capannolo guida un fitto calendario di inaugurazioni itineranti, dialoghi, workshop e percorsi guidati, concepiti per intercettare un pubblico eterogeneo e favorire una lettura inedita del territorio attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

 

Uno scatto dello scorso anno del festival «La collina sale sempre». Courtesy Artefora

Particolare rilievo ha quest’anno il focus internazionale sulla Lettonia, con la partecipazione di cinque artisti di primo piano della scena baltica: Māris Čačka, Ritums Ivanovs, Sigita Daugule, Vineta Kaulaca e Kristina Elettra Rubine. Sarà proprio la mostra personale di Māris Čačka, in residenza a Castiglione Tinella per due settimane, ad aprire il festival. Nei tre spazi espositivi di Artefora, il pubblico potrà esplorare le ricerche di artisti come Diego Soldà, Roberta Busato, Ana Hillar, Sara Berola, Carlo Colli e Andrea Marini, con un omaggio speciale a Gianfranco Chiavacci, pioniere nell’esplorazione del linguaggio binario in arte. Accanto, le fotografie paesaggistiche di Bruno Murialdo offrono una narrazione visiva del territorio, riletta attraverso uno sguardo intimo e poetico. A Castagnole delle Lanze, il 22 giugno, l’esposizione presso la Chiesa dei Battuti Bianchi vedrà le opere visionarie di Kristina Elettra Rubine in dialogo con quelle di Stefania Fabrizi ed Emanuela Lena. Seguiranno, negli spazi della Corte Casa Giulia, le sculture in marmo e pietra di Daniele Aletti e Daniela M. Guggisberg, e i lavori dei peruviani Victor Zea e Ivet Salazar, che esplorano il tema della maternità e le energie invisibili della natura.

Tra gli eventi più attesi, il 28 giugno si inaugura presso l’Antica Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea a Castiglione Tinella la sezione Past_Present con l’opera «De-posizione» (1977) di Nedda Guidi, recentemente esposta alla Biennale di Venezia 2024. Un omaggio alla scultrice umbra, figura centrale nell’arte d’avanguardia del secondo Novecento. Il giorno successivo, 29 giugno, sarà il turno del fondatore del festival, Ernesto Morales, con una doppia mostra: «Geografie della Luce» a Santo Stefano Belbo, in dialogo con il Festival Cesare Pavese, e «Geografie del Silenzio» a Neive. Sempre a Neive, la Chiesa di San Rocco accoglierà «Elementa», installazione di Riccardo Monachesi ispirata al simbolismo della conchiglia di San Giacomo. «La collina sale sempre» è anche un festival del gusto e dell’identità. Grazie alla collaborazione con Radici Connesse, ogni appuntamento sarà accompagnato da degustazioni di vini, grappe, nocciole e prodotti a base di zafferano. Tra le date da non perdere, domenica 29 giugno a Neive con il concerto del violoncellista Stefano Beltrami, seguito da un percorso enogastronomico tra arte e territorio. Il 6 luglio, presso la cantina di Beatrice Cortese, aperitivo al tramonto con Ernesto Morales e Bruno Murialdo. Gran finale il 20 luglio sulle colline di lavanda di Ansèm, dove arte e natura si incontrano per l’ultimo atto del festival.

Margherita Panaciciu, 19 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

Arte contemporanea tra le colline di Langhe e Monferrato | Margherita Panaciciu

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